Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Curiosità

Il Fisco “buono” dei Maurya nell’India che fu

mappa India

La dinastia Maurya (322 a.C.-185 d.C.), dopo la morte di Alessandro Magno, fece dell’India un potente impero nel quale la potenza militare era supportata da una forte economia retta dall’agricoltura e dai commerci e da un sofisticato sistema tributario, che regolava, con estrema precisione, ogni momento dell’imposizione. Principio fondamentale su cui si basava quel sistema era il sacro dovere del re di fornire ai cittadini ogni protezione (interna ed esterna) in funzione dei tributi richiesti: un principio così pregnante, che dava diritto ai cittadini stessi di sospendere il pagamento dei tributi o addirittura di chiederne il rimborso nel caso in cui il re avesse fallito nei suoi doveri. Il sistema tributario dei Maurya era basato inoltre sull’equità e sulla giustizia. I ricchi dovevano pagare imposte più elevate rispetto ai meno fortunati, le persone ammalate, i minorenni e gli studenti ne erano esentati o addirittura ricevevano particolari contributi. Una puntuale registrazione veniva tenuta di ogni operazione di esazione e di esenzione dei tributi. In sostanza, la filosofia di fondo del sistema tributario dei Maurya era quella di fornire alle persone uno Stato efficiente, in grado di proteggerle e di offrire servizi sociali indispensabili quali strade, scuole, nuovi villaggi, e altre attività benefiche (Le tasse (prima di noi) di Antonio Bevacqua – edizioni Youcanprint).

URL: https://www.fiscooggi.it/curiosita/articolo/fisco-buono-dei-maurya-nellindia-che-fu