Sulla homepage del portale dell’agenzia di riscossione delle entrate malese c’è un messaggio del direttore inequivocabile, che dà l’idea di quanto la religione islamica sia presente anche nelle sedi istituzionali: “Alhamdulillah, ogni lode ad Allah, che il portale ufficiale IRBM sia in grado di fornire continuamente servizi a tutti i contribuenti”. Con questo spirito, l’agenzia investe molto sulla formazione fiscale dei giovani, affinché comprendano la responsabilità sociale di pagare le imposte per essere buoni cittadini. A tale scopo svolge attività di educazione fiscale attraverso la piattaforma EduZone (presente sul portale istituzionale www.hasil.gov.my), che contiene informazioni sulla tassazione sotto forma di opuscoli, articoli e brevi video. Per fare fronte al fenomeno dell’evasione fiscale, inoltre, i cittadini sono invitati a segnalare attraverso diversi canali (e-mail, telefono, di persona) informazioni che possono essere utili per combattere il fenomeno. In talune circostanze il direttore dell’Hasil può prevedere il riconoscimento di un premio per il supporto dato dal cittadino. Per questo è nata la piattaforma, e-Pelarian Cukai, che fornisce tutti gli strumenti per segnalare situazioni irregolari legate all’economia sommersa. In caso di presenza di imposte non pagate e arretrati, oltre a pesanti sanzioni, è prevista la possibilità che il dipartimento dell’Immigrazione proibisca di espatriare anche solo per scopi turistici (fonte scheda paese – Malesia).
Malesia, l’educazione fiscale e i premi anti-evasione
