Fine settimana da contabili

Si attesta a 103,2 l'indice Foi valido per agosto scorso.
Il coefficiente, pubblicato con un comunicato dell'Istat sulla serie generale n. 227 di venerdì scorso, registra variazioni in aumento rispetto a luglio (+0,5), ad agosto 2018 (+0,3) e allo stesso mese del 2017 (+1,8).
Il Foi è l'indice con il quale l'Istat calcola l'inflazione riferendosi a un paniere (insieme di beni e servizi rappresentativo degli effettivi consumi) pensato per le esigenze di una famiglia che economicamente fa riferimento a un operaio o a un impiegato.
L'indice serve per il periodico adeguamento di diversi valori monetari come, per esempio, il canone di locazione -dove previsto dal contratto- o gli assegni dovuti al coniuge separato o divorziato.
Il coefficiente di rivalutazione è stato riportato a valore "100" a gennaio 2016 (i precedenti "azzeramenti" sono avvenuti nel 2010 e nel 1995). Per le rivalutazioni da calcolare su intervalli di tempo che coprono più basi di riferimento (prima del 2016, del 2010 e del 1995) si devono usare i coefficienti di raccordo: quello da base 2010 a base 2015 è pari a 1,071, da base 1995 a 2010 è 1,373.
Ai fini contabili, invece, ricordiamo che il Foi fa parte del meccanismo di calcolo del coefficiente di rivalutazione annuale (o infrannuale in caso di erogazione) delle quote accantonate nei fondi Tfr, il trattamento di fine rapporto di lavoro.

Con l'edizione di venerdì troviamo pubblicati anche i consueti comunicati del Mef con la rilevazione dei tassi di cambio dell'euro, confrontato a quelle che sono ritenute le principali divise estere. I tassi sono utili a chiunque compie operazioni economiche da e per l'estero, pubbliche amministrazioni comprese, per la corretta compilazione della contabilità. I comunicati riportano le quotazioni della nostra moneta valide per la prima settimana di settembre: lunedì 2, martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6.

Per l'edizione di sabato, la serie generale n. 228 dell'anno, segnaliamo ai soli fini contabili il decreto 24 settembre 2019 del ministero dell'Economia e delle Finanze, con la rilevazione del Tegm: il tasso effettivo globale medio. Il valore serve a quantificare la soglia oltre la quale gli interessi sono ritenuti usurari.