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Dalla Gazzetta

Foi in calo a maggio

immagine generica illustrativa

Appuntamento rinnovato con l'Istat per la rilevazione mensile del Foi relativo stavolta allo scorso mese di maggio: l'indice dei prezzi al consumo calcolato sul paniere studiato per le famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente, operaio o impiegato, settore agricolo escluso.
Il comunicato pubblicato ieri con la serie generale n. 157 dell'anno, riporta il coefficiente dell'indice a quota 102,3 registrando una leggera diminuzione rispetto ad aprile (- 0,2) e al mese di maggio 2019 (- 0,4), mente sul lungo periodo il valore dell'indice rimane in positivo (+ 0,3 nel confronto di maggio 2018).

Il Foi misura l'andamento del livello dei prezzi (l'inflazione) relativamente al consumo dei generi indicati nel suo paniere, nel periodo considerato. Ricordiamo che l'indice è utile per le rivalutazioni monetarie -tradurre una somma di un determinato mese e anno al valore efficace in altro mese e anno successivo- e per l'adeguamento di diverse tariffe prestabilite, degli assegni di mantenimento ai coniugi separati o divorziati e dei canoni di locazione, quando previsto dal contratto.
Il coefficiente per le rivalutazioni monetarie, ricordiamo, è dato dal rapporto degli indici -mensili o medi annui- messi a confronto; a gennaio 2016 l'Istat ha avviato la nuova serie di riferimento 2015=100 (le due basi di riferimento precedenti sono rispettivamente il 2010 e il 1995).
Per quanto riguarda la corretta tenuta della contabilità invece, l'indice fa parte del meccanismo di calcolo del coefficiente di rivalutazione annuale, o infrannuale nel caso dell'erogazione, delle quote accantonate nei fondi di trattamento di fine rapporto di lavoro (Tfr).

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