In Gazzetta tutte le istruzioni per l’invio delle domande di inserimento di beni nel registro dei pegni mobiliari non possessori. Ad approvare e rendere operative le specifiche tecniche per la trasmissione telematica delle domande, con allegato il titolo costitutivo del pegno non possessorio, è il provvedimento 12 gennaio 2023, pubblicato con la serie generale n. 18 di ieri e sottoscritto dal direttore dell’Agenzia delle entrate e dal capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del ministero di via Arenula.
L’istituto del pegno mobiliare non possessorio, ricordiamo, agevola l’accesso al credito per gli imprenditori, che possono fornire come garanzia un bene mobile (materiale o immateriale, presente o futuro) senza perderne il possesso e continuando a utilizzarlo nell’ambito dell’attività d’impresa.
Il bene viene dato in pegno in base ad un atto costitutivo e iscritto al Registro dei Pegni mobiliari non possessori (Registro Pegni, istituito con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate) per garantire l’opponibilità verso i terzi. Con l’iscrizione nel Registro pegni si realizza anche la pubblicità dichiarativa.
Nella Gazzetta di ieri troviamo anche i comunicati del Mef con le quotazioni della nostra moneta, confrontata a quelle che sono ritenute le principali valute extra eurozona. I tassi di cambio si riferiscono in questo caso alle giornate di lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13 gennaio.
Chiudiamo la nostra rubrica segnalando il comunicato del ministero della Giustizia che avvisa sulla mancata conversione del Dl n. 179, con le misure in materia di accise e sostegno ai territori marchigiani vessati dal maltempo. I contenuti del decreto, confermata la validità degli atti e dei provvedimenti adottati e la salvezza degli effetti e dei rapporti giuridici sorti durante la sua vigenza, sono stati fatti confluire nel disegno di legge per la conversione del “decreto Aiuti quater” (vedi “Montecitorio ribadisce la fiducia: in porto il “decreto Aiuti quater”).