
Il Preu è determinato con un meccanismo che incentiva la raccolta delle somme giocate. In questo modo il meccanismo delle aliquote viene applicato in modo inverso rispetto a quello delle imposte sul reddito: la prima aliquota del 12,6% è applicata fino all'importo pari alla raccolta realizzata nel 2008, presa come punto di riferimento, le altre aliquote sono calcolate, a diminuire, in proporzione all'aumento annuale rispetto alla raccolta base. La percentuale di tassazione si abbassa fino all'8% nel caso di un incremento delle giocate pari al 65% della raccolta di riferimento.
Nel 2011 la raccolta è stata di quasi 30 miliardi di euro, con incremento pari a 8.253.434.538,36 euro. Di questo importo la prima parte di circa 3,2 miliardi rientra nel primo scaglione per l'incremento fino al 15%, con aliquota di Preu dell'11,6%, la seconda di circa 5 miliardi di euro sconta l'aliquota del 10,6% assegnata all'incremento tra il 15 e il 40 per cento.
La corresponsione del prelievo, da parte dei concessionari, è effettuata applicando alla raccolta una aliquota media calcolata ogni anno proprio in base agli incrementi e alle relative aliquote.
Per effetto di tutta questa premessa, l'aliquota media del Preu per il 2011 è del 12,1524 per cento.
Sull'edizione in questione della Gazzetta Ufficiale, la serie generale 119 di mercoledì 23 maggio, troviamo pubblicato anche il provvedimento 4 maggio dell'Agenzia del Territorio che accerta il mancato funzionamento, lo scorso venerdì 20 aprile, dei servizi di pubblicità immobiliare dell'ufficio provinciale di Piacenza, a causa di uno sciopero indetto da un sindacato nazionale al quale ha partecipato il personale.
Come sempre in questi casi il provvedimento è utile a prorogare, fino al decimo giorno successivo alla pubblicazione, la presentazione in ufficio di atti o formalità in scadenza il giorno di chiusura.