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Dalla Gazzetta

Vigilia e inflazione

immagine generica illustrativa

Ancora in salita i prezzi dei beni al consumo. A certificarlo è il comunicato dell’Istat, pubblicato con la serie generale n. 300 di sabato 24 dicembre, che riporta la rilevazione del Foi relativa a novembre scorso.
Il Foi è l’indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di operai e impiegati elaborato dall’Istituto di statistica. È l’indice più conosciuto tra quelli predisposti dall’Istat: l’andamento dei prezzi è calcolato in base a un paniere composto da beni e servizi, tabacchi esclusi, che sono considerati  i consumi più ricorrenti di queste specifiche famiglie.
L’indice è utilizzato, tra l’altro, per misurare l’inflazione, per le rivalutazioni monetarie e per adeguare periodicamente i valori degli affitti (dove l’indicizzazione è prevista dal contratto) o degli assegni dovuti al coniuge separato. Al Foi deve fare riferimento anche chi si occupa di contabilità; l'indice, infatti, va usato anche per calcolare il coefficiente di rivalutazione annuale (o infrannuale nel caso dell'erogazione) delle quote accantonate nei fondi di trattamento di fine rapporto di lavoro (Tfr).

Con la rilevazione di novembre il Foi ha raggiunto quota 117,9 registrando un aumento rispetto al mese precedente (+0,7) e a novembre 2021 (+11,5) e 2020 (+15,6). Per farci un’idea della progressione degli ultimi tempi, possiamo constatare che il valore dell’indice è partito da 100 nel 2015 e dei quasi 18 punti di aumento registrati finora 15, 6 sono maturati negli ultimi due anni.

La serie generale n. 299 di venerdì 23, per completare la rassegna delle ultime edizioni della scorsa settimana, non riporta atti normativi e amministrativi riguardanti il diritto tributario o la contabilità fiscale.

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