Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Le guide dell'Agenzia

I contributi a fondo perduto per i settori economici con nuove restrizioni

Pronta la guida dedicata per illustrare agli operatori economici le modalità di erogazione e ogni aspetto relativo ai benefici previsti dai due decreti “Ristori” e "Ristori-bis"

copertina guida Cfp

È in linea da oggi, e fino al 15 gennaio 2021, sul sito dell’Agenzia, il canale telematico che consentirà di richiedere i contributi a fondo perduto previsti dai Dl “Ristori” e “Ristori-bis” ai contribuenti che non avevano presentato l’istanza al precedente contributo previsto dal decreto “Rilancio”. Per chi aveva già presentato la domanda la scorsa primavera, infatti, l’accredito delle somme sul conto corrente avviene in maniera automatica. E, sempre da oggi, è in rete, nella sezione del sito “l’Agenzia informa” e su questa rivista, la pubblicazione “I contributi a fondo perduto per i settori economici con nuove restrizioni”, uno strumento informativo dedicato ai due contributi previsti, rispettivamente, dall’articolo 1 del decreto legge n. 137/2020 (il “Ristori”) e dall’articolo 2 del Dl n. 149/2020 (il “Ristori-bis”). Tali contributi intendono supportare gli operatori economici che esercitano l’attività nei settori economici colpiti dalle restrizioni previste dai Dpcm del 24 ottobre 2020 per tutto il territorio nazionale e del 3 novembre 2020 per le regioni cosiddette “rosse”.

La grande novità di questi contributi è l’accreditamento automatico da parte dell’Agenzia: i soggetti in possesso dei requisiti per i nuovi contributi e che hanno già presentato l’istanza per il contributo a fondo perduto previsto all’articolo 25 del decreto legge n. 34/2020 (il “Rilancio”) tra il 15 giugno e il 13 agosto (o fino al 24 agosto per gli eredi che proseguono l’attività di contribuente deceduto) e ne  hanno ottenuto il pagamento, non dovranno far altro che verificare sul proprio conto corrente l’accreditamento del nuovo contributo spettante, senza necessità di presentare una nuova istanza.

Per quanto riguarda, invece, i beneficiari che non avevano presentato la precedente istanza al contributo previsto dal decreto "Rilancio", da oggi si apre il canale telematico per richiedere i nuovi contributi a fondo perduto. Per l’invio delle domande c’è tempo fino al 15 gennaio 2021 e il pagamento avverrà con accredito sul conto corrente indicato dal beneficiario.

Nel vademecum pubblicato sono illustrate, nel dettaglio, le informazioni necessarie affinché gli operatori economici e i loro intermediari fiscali possano valutare se siano in possesso dei requisiti necessari, effettuare il calcolo del contributo spettante e determinare se, nel loro caso, è previsto l’accreditamento automatico o se dovranno procedere a presentare l’istanza.

Rispetto alla platea dei beneficiari, la guida chiarisce quali sono i requisiti che occorre verificare: il possesso di partita Iva attiva in data antecedente al 25 ottobre 2020, lo svolgimento di attività prevalente con riferimento ai codici Ateco previsti (elencati nell’appendice e contenuti nell’allegato 1 al decreto "Ristori" e nell’allegato 2 al decreto "Ristori-bis") e – per il contributo del decreto "Ristori-bis" - la sede in regione definita “rossa”, ed infine il calo del fatturato e corrispettivi di almeno un terzo tra aprile 2019 e aprile 2020 o, in alternativa, l’inizio attività dal 1° gennaio 2019.

Con riferimento alla misura del contributo, la guida fornisce ogni elemento necessario per il calcolo di quanto ogni operatore potrà ottenere: la percentuale da applicare al calo del fatturato in base alla fascia di ricavi, l’aumento previsto per ciascuno dei codici Ateco, l’integrazione percentuale disposta per le gelaterie, le pasticcerie, i bar e gli alberghi situati nella regioni “arancioni” e “rosse”, e, infine, l’importo minimo e massimo.

Nel caso in cui il contribuente debba presentare l’istanza, la guida spiega, step-by-step, come compilarla in modo completo, ricontrollarne con attenzione tutti gli elementi e inviarla nelle modalità previste.

Ancora, vengono poi illustrate le fasi di elaborazione e controllo delle istanze da parte dell’Agenzia, a fronte delle quali i richiedenti otterranno due ricevute: quella di presa in carico e quella successiva di accoglimento, che attesta l’avvenuta esecuzione del mandato di pagamento sul conto corrente intestato al richiedente. Se l’operatore incorre in un errore, gli viene spiegato come può rimediare mediante la presentazione di un’istanza sostitutiva o un’istanza di rinuncia.

Seguendo le indicazioni contenute nella guida, i beneficiari potranno evitare errori che possano far loro incorrere nelle sanzioni e nella necessità di restituzione, previste nel caso di contributo percepito e non spettante e descritte nell’ultimo paragrafo.

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