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In Parlamento

Riforma del fisco, altre audizioni

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Camera
Legge di delegazione europea in apertura di settimana, per l’Aula di Montecitorio. Appuntamento in Assemblea stamattina per la discussione generale congiunta del disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’UE. La discussione della legge di delegazione europea (C. 2757) e della relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2019 (Doc. LXXXVII, n. 3), già approvate dal Senato, proseguirà anche nei giorni a seguire; le votazioni sono calendarizzate per giovedì.
Per gli atti di sindacato ispettivo, segnaliamo lo svolgimento di:

  • interpellanze e interrogazioni, martedì  alle ore 11
  • interrogazioni a risposta immediata, il question time, mercoledì alle ore 15 con trasmissione in diretta televisiva sulla web-tv della Camera e sulle reti della Rai
  • interpellanze urgenti, venerdì alle ore 9.30.

La legge di delegazione europea è all’esame anche in V Bilancio, in sede consultiva per il parere all’Assemblea. Tra le novità portate nel nostro ordinamento, ricordiamo che all’articolo 20 la legge riporta i principi e i criteri per l’adeguamento al regolamento (UE) 2019/1238 relativo al prodotto pensionistico individuale paneuropeo (Pepp), che dovrebbe recare importanti novità in materia di revisione della tassazione della previdenza complementare. Nella delega al Governo, infatti, c’è la richiesta di definire per i Pepp un trattamento fiscale simile a quello previsto per le forme pensionistiche complementari.
In sede di Commissioni riunite la V Bilancio e la I Affari costituzionali proseguiranno l’esame in sede referente del disegno di legge di conversione del Dl n. 183/2020 del 31 dicembre scorso, il cosiddetto Milleproroghe (C. 2845). Il provvedimento, con disposizioni varie sui termini legislativi, al comma 9 dell’articolo 3 fissa al 1° febbraio 2021 la data ultima per l’emanazione del provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dell’Agenzia delle entrate con le modalità tecniche per l’estrazione, l’entità e il numero dei premi messi a disposizione con la lotteria degli scontrini. Con il Milleproroghe, inoltre, è prorogato fino al 31 gennaio 2021 il credito di imposta a favore delle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva introdotto con lo scopo di incentivare gli investimenti nel settore. Il decreto rinvia al 31 dicembre 2021 anche il recupero delle prestazioni indebite connesse alle verifiche reddituali sui pensionati della gestione previdenziale privata relative al 2018.

Per esprimere un parere alle due Commissioni assegnatarie del provvedimento di conversione, anche la VI Finanze esaminerà il Milleproroghe.
In Commissione Finanze prosegue il ciclo di audizioni, in sede congiunta con la omologa Commissione del Senato,  per l’indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario. In questo ambito le due Commissioni ascolteranno lunedì pomeriggio i rappresentanti dell’Unione giudici tributari (Ugt), dell’Associazione magistrati tributari (Amt) e dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Sullo stesso tema le Commissioni Finanze congiunte svolgeranno, venerdì mattina, anche le audizioni del presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, e di Maurizio Leo, tributarista ed ex presidente della Commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, in qualità di esperto della materia.
Nel calendario dei lavori della VI Finanze troviamo anche l’esame, in sede referente, di due disegni di legge di conversione di:

  • decreto n. 178/2020 (A.C. 2844), che sostituisce integralmente il comma 8 dell’articolo 1 della legge di bilancio e stabilizza anche per il 2021 le ulteriori detrazioni fiscali per i redditi di lavoro dipendente e assimilati previste dall’articolo 2 del Dl n. 3/2020 (gli ex 80 euro di bonus, che diventano 100 per i redditi fino a 40mila euro)
  • decreto n. 3/2021(A.C. 2862), che prevede modifiche relative al rinvio delle scadenze in ambito tributario come, per esempio, per le notifiche di atti impositivi, atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché per gli avvisi bonari e le comunicazioni di controllo formale, elencati dall’articolo 157, comma 1 e 2-bis, del Dl n. 34/2020, che avrebbero dovuto essere emessi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 e per le quali è disposto l’ulteriore differimento, con emissione tra il 1° febbraio 2021 e il 31 gennaio 2022 (vedi Un pacchetto di proroghe contro il Covid-19).


Senato
Per l’Aula di palazzo Madama l’appuntamento è fissato a martedì pomeriggio, quando la presidente renderà all’Assemblea le comunicazioni sul calendario dei lavori per i giorni a seguire.

All’ordine del giorno della 5a Bilancio rimangono una serie di documenti da esaminare in sede consultiva. Tra questi , per lo stretto legame con la fiscalità, ricordiamo:

  • l’esame di testo ed emendamenti del disegno di legge (A.S. 892) che modifica l'articolo 57 del testo unico dell’imposta di registro in materia di pagamento sugli atti giudiziari; la modifica consiste nell’aggiunta della specifica che "per gli atti dell’autorità giudiziaria in materia di controversie civili che definiscono anche parzialmente il giudizio, il pagamento dell’imposta di registro grava sulla parte soccombente"
  • L’esame dei testi unificati e degli emendamenti al disegno di legge con le disposizioni in materia di raccolta di tartufi (A.S. n. 810) che, limitatamente alla raccolta occasionale, prevede che i redditi derivanti dalla vendita siano assoggettati ad una imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali.

Abbiamo già visto, per le convocazioni della 6a Commissione Finanze del Senato, le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario.
La Commissione esaminerà inoltre il disegno di legge per l’istituzione di una Zona economica di aree montane della Sicilia (A.S. 1708). Il testo intende comprendere nella nuova Zona economica i Comuni individuati con decreto del presidente della regione Sicilia. I benefici previsti sono l’esenzione dalle imposte sui redditi e l’esenzione dall’Irap per i primi tre periodi d’imposta, l’esenzione dall’Imu fino al 2025 e agevolazioni per i contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti.

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