Le prestazioni per l’assistenza infermieristica e riabilitativa, (come la fisioterapia, la kinesiterapia, la laserterapia, eccetera) rientrano tra le spese sanitarie per le quali, a prescindere dal luogo o dal fine per il quale vengono effettuate, spetta la detrazione Irpef del 19% sull’importo eccedente la somma di 129,11 euro. Per esercitare il diritto alla detrazione è necessario che le spese siano state effettivamente sostenute e, quindi, rimaste a carico del contribuente.
Non potendo, in questa sede, esprimere un giudizio in merito alla qualificazione delle spese sostenute, all’attività svolta da chi ha fornito il servizio e alla qualifica professionale di chi ha eseguito la prestazione, elementi sui quali resta fermo ogni potere di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria, possiamo solo ribadire quanto affermato dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 19/2020.
In essa è stato precisato che per le spese di assistenza specifica sostenute per l’assistenza infermieristica e riabilitativa, ad esempio la fisioterapia, quando la fattura è rilasciata da un soggetto diverso da quello che ha effettuato la prestazione occorre, per avere la detrazione, l’attestazione che “la prestazione è stata eseguita direttamente da personale medico o paramedico o comunque sotto il suo controllo”.

Detrazione spese di fisioterapia
Ho fatto fisioterapia a domicilio con una fisioterapista mandatami da un’agenzia di badanti. Quest’ultima (e non la fisioterapista) ha rilasciato una fattura elettronica generale in cui, assieme ad altre voci di spesa, ha scritto: “trattamento fisioterapico - prestazioni fornite da personale in possesso della qualifica professionale”, il numero di prestazioni di fisioterapia e l’importo di spesa. Posso mettere la spesa per fisioterapia in detrazione?