Non potendo più ricorrere al “modello 730 integrativo” (il cui termine di presentazione è scaduto il 25 ottobre scorso) né alla “dichiarazione correttiva nei termini” (mediante presentazione del modello Redditi Persone fisiche entro il 30 novembre), il contribuente potrà recuperare il maggior credito spettante trasmettendo all’Agenzia delle entrate una “dichiarazione integrativa”.
In pratica, per correggere i dati errati contenuti nel modello 730/2022 regolarmente inviato, egli dovrà presentare un modello “Redditi Persone fisiche 2022” entro il termine previsto per la presentazione del modello relativo all’anno successivo (Redditi Persone fisiche 2023). La differenza rispetto all’importo del credito risultante dal modello 730 potrà essere indicata a rimborso o come credito da portare in diminuzione per l’anno successivo.
Si ricorda, infine, che è prevista anche la possibilità di presentare un modello Redditi Persone fisiche entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (dichiarazione integrativa - art. 2 comma 8 del Dpr n. 322/1998). In quest’ultimo caso, l’importo a credito potrà essere utilizzato in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241/1997, per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa.