risponde Gennaro Napolitano
Le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, a prescindere dal vincolo di parentela, danno diritto a una detrazione Irpef del 19%. La detrazione compete nel limite massimo di spesa di 1.550 euro, riferito non al periodo d’imposta, ma a ciascun decesso. Si considerano spese funebri non solo quelle per le onoranze, anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura. La detrazione spetta anche per le spese funebri sostenute all’estero, a condizione che la relativa documentazione in lingua originale sia corredata da una traduzione giurata in italiano, tranne che non sia redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo, nel qual caso la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente (circolare n. 7/E del 27 aprile 2018).
Spese funebri sostenute all’estero
È possibile detrarre le spese funebri sostenute all’estero?
E.P.
circolare n. 7/E del 27 aprile 2018).
Le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, a prescindere dal vincolo di parentela, danno diritto a una detrazione Irpef del 19%. La detrazione compete nel limite massimo di spesa di 1.550 euro, riferito non al periodo d’imposta, ma a ciascun decesso. Si considerano spese funebri non solo quelle per le onoranze, anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura. La detrazione spetta anche per le spese funebri sostenute all’estero, a condizione che la relativa documentazione in lingua originale sia corredata da una traduzione giurata in italiano, tranne che non sia redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo, nel qual caso la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente (