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cappello laureato

Spese di istruzione universitaria

Avrei bisogno di un chiarimento in merito alle spese universitarie che si possono portare in detrazione. Il Caf a cui mi rivolgo sostiene che le spese per la tassa per l’esame di laurea e quella per la frequenza di corso singolo universitario (corso per una materia che fa parte del piano di studi della magistrale) non siano detraibili, ma cercando notizie in rete trovo invece risposte diverse.

Maria P.
risponde Paolo Calderone

Riguardo alle spese di istruzione universitaria, che l’articolo 15 (comma 1 lett. e) del Tuir comprende tra gli oneri detraibili dall’Irpef, si consiglia di consultare la circolare n. 19/2020, nella quale l’Agenzia delle entrate ha chiarito tutte le tipologie di spesa ammesse in detrazione.
L’agevolazione spetta, in particolare per:

  • le tasse di immatricolazione e iscrizione
  • le soprattasse per esami di profitto e di laurea
  • la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, eventualmente previsti dalla facoltà
  • le spese sostenute per la cosiddetta “ricognizione” (il diritto fisso dovuto per anno accademico da chi non ha rinnovato l’iscrizione per almeno due anni accademici consecutivi)
  • la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA).

Si ricorda, infine, che la detrazione del 19% va calcolata sull’intera spesa sostenuta se l’università è statale. Per le università non statali, invece, l’importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente, per ciascuna facoltà universitaria, con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali nelle diverse aree geografiche.

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