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Analisi e commenti

Superbonus 110 per cento:
oltre 21 miliardi d’investimenti

Secondo i dati presentati dall'Enea nel suo ultimo rapporto, sono 122.548 le asseverazioni edilizie presentate con 14,77 mld per lavori conclusi ammessi alla detrazione

investimenti

I circa 21,1 miliardi di euro di investimenti monitorati dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) hanno già portato in dote detrazioni per circa 16 miliardi, nel corso del prossimo quinquennio, considerando soltanto i lavori già realizzati. Disponibile sul sito dell’Enea il report sul Super Ecobonus 110% con i dati nazionali e divisi per regione

Continua ad estendersi il “cantiere-Superbonus”, da Nord a Sud, senza sosta. Scorrendo le tavole statistiche dell’ultimo report dell’Enea infatti, sono 19.050 il numero di asseverazioni condominiali con una percentuale pari al 64,2% di lavori già ultimati. Inoltre, gli interventi nei condomini rappresentano il 48,5% del totale degli investimenti, ovvero, 10,2 miliardi di euro. Se ci spostiamo sulle altre categorie d’intervento, i lavori nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti - con uno o più accessi autonomi dall'esterno e site in edifici plurifamiliari, cioè villette a schiera o bifamiliari – sono 39.337, di cui il 76,2% già ultimati, mentre quelli negli edifici unifamiliari sono 64.158, di cui il 74,7% già realizzati. In totale quindi, gli interventi edilizi asseverati sono, ad oggi, 122.548. Riguardo le spese e gli investimenti, escludendo i condomini, il 18% degli investimenti, in pratica 3,8 miliardi, sono stati indirizzati su unità immobiliari funzionalmente indipendenti, mentre circa 7 miliardi di euro, 33,5% del totale, sono stati impiegati per lavori avviati su edifici unifamiliari.

Una curiosità, castelli&superbonus
Anche i castelli aperti al pubblico possono beneficiare del 110%. Il decreto “Agosto”, articolo 80, comma 6 (Superbonus dimore storiche) infatti, ha modificato quanto fissato dal decreto “Rilancio”, stabilendo che l'esclusione dal 110% continui ad applicarsi alle abitazioni signorili (A/1) e alle ville (A/8), come già prima previsto, ma non più ai castelli e ai palazzi di pregio (A/9), però a condizione che questi siano aperti al pubblico. In particolare, rientrano in quest'ultima categoria catastale (A/9) i castelli ed i palazzi eminenti che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati non sono comparabili con le unità tipo delle altre categorie catastali, e costituiscono ordinariamente una sola unità immobiliare. Ora, dai dati dell’Enea sono 3 i cantieri aperti in tali strutture, per un totale di circa 1,2 milioni di euro d’investimenti cui corrispondono 751.794 euro di detrazioni già definite ma solo per i lavori effettuati e quindi terminati.

Uno sguardo alla cartina del 110%
La regione con il più alto numero di asseverazioni, pari a 18.740, è la Lombardia, per un totale di oltre 3,4 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, seguita dal Veneto, 15.709 asseverazioni e 2,1 miliardi di euro d'investimenti, e dal Lazio, con 10.740 asseverazioni e 1,9 miliardi di euro di investimenti. Quarto posto appannaggio della Campania, con quasi 1,6 miliardi d’investimenti concentrati su 7 mila asseverazioni.

Superbonus, efficienza e resilienza
È utile ricordare che il Piano nazionale di ripresa e resilienza-PNRR, Componente 3, della Missione 2 (Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici), destina complessivamente 13,95 miliardi di euro alla misura del Superbonus. Inoltre, sempre in materia di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici sono previste ulteriori risorse nazionali a carico del Fondo complementare per un ammontare complessivo di 6,56 miliardi di euro (di cui 4,56 specificamente destinati al Superbonus), nonché ulteriori 0,32 miliardi dal programma React dell'Ue. Gli interventi di questa Componente, come scritto nel testo del Pnrr, si prefiggono di incrementare il livello di efficienza energetica degli edifici, vista come una delle leve più virtuose per la riduzione delle emissioni in un Paese come l'Italia che dispone di un parco edifici con oltre il 60% dello stock di età superiore a 45 anni, sia negli edifici pubblici (ad esempio scuole, cittadelle giudiziarie), sia negli edifici privati.

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