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Attualità

Il 10° Joint Seminar arriva a Roma
e fa visita all’Agenzia delle entrate

L’ufficio Accordi preventivi e Controversie internazionali ospita giovani studiosi italiani e tedeschi nell’ambito di un incontro congiunto su temi di fiscalità europea e comparata

immagine generica illustrativa

Il 23 e 24 maggio si terrà a Roma il 10° “Joint Seminar”, evento congiunto che riunisce i partecipanti al master in Pianificazione tributaria internazionale e i frequentatori del master dell’università di Amburgo On International Taxation.
L’onore e l’onere di aprire la “due giorni” vede quest’anno protagonista la divisione Contribuenti dell’Agenzia delle entrate, in particolare la direzione centrale Grandi contribuenti, settore Strategie per la compliance e per l’attrazione degli investimenti che, nelle competenze dell’ufficio Accordi preventivi e Controversie internazionali riassume la vocazione international dell’Amministrazione finanziaria.

L’attenzione del mondo accademico alle attività internazionali dell’Agenzia
I master in diritto tributario internazionale, attivati presso le università di Roma e Amburgo, sono particolarmente impegnati, in primis nelle persone dei due direttori, i professori Pietro Selicato e Gerrit Frotscher, a organizzare seminari congiunti su temi di fiscalità internazionale, europea e comparata. Dal 2010 a tali appuntamenti annuali partecipano non solo gli studenti dei due corsi, ex frequentatori e giovani studiosi, ma anche qualificati esperti esterni, italiani e tedeschi.

Fin dalla sua istituzione, il Joint Seminar ha mantenuto la caratteristica della rotazione annuale della sede in cui si svolge l’evento tra le città dei due atenei. Ogni tre anni, peraltro, il Joint Seminar tiene il suo evento annuale presso un’istituzione internazionale. A oggi sono state visitate: la Commissione europea (2012), l’Ocse (2015) e la Corte di giustizia Ue (2018).

In molte delle passate edizioni il Joint Seminar si è arricchito della partecipazione, dell’attiva collaborazione e dell’ospitalità della Scuola di polizia tributaria (ora Scuola di polizia economico finanziaria) della Guardia di finanza e, in particolare, del Corso superiore di polizia tributaria.

Posto che i temi scelti per le varie edizioni del Seminario sono sempre di grande attualità sotto il profilo del diritto tributario internazionale ed europeo, analizzati in una prospettiva comparata ovvero avendo riguardo alle norme vigenti in Italia e in Germania, non poteva mancare agli scopi del Joint Seminar, l’apporto dell’Amministrazione fiscale italiana e il tentativo, da parte di quest’ultima, di “farsi conoscere” in alcune attività che, per molti aspetti, costituiscono ancor oggi delle peculiarità poco conosciute nel nostro Paese, da contribuenti e professionisti del settore tributario.
Ecco, dunque, che è stata accolta con interesse da parte dell’Agenzia l’idea di un “incontro” con la realtà accademica più attenta a quei fenomeni cross-border, che hanno per protagonisti non soltanto le grandi dimensioni di impresa, ma anche le Amministrazioni fiscali dei Paesi in cui queste operano.

I temi del Joint Seminar e le proposte dell’ufficio Accordi preventivi e Controversie internazionali
Il 24 maggio, l’edizione del Joint Seminar avrà ad oggetto il tema “Selected topics on transfer pricing issues”. Coerentemente con questo argomento, è stata programmata la visita per il 23 maggio all’ufficio Accordi preventivi e Controversie internazionali.
L’individuazione di tale partner da parte del Joint Seminar si spiega con la breve disamina delle attività core dell’ufficio visitato, in un recente passato più noto come ufficio Ruling internazionale. In particolare, quest’ultimo si occupa non solo della gestione degli accordi preventivi unilaterali con le imprese per le attività internazionali (ex articolo 31-ter, Dpr 600/1973), ma anche degli accordi bilaterali in base alle convenzioni per evitare le doppie imposizioni in vigore tra l’Italia e gli Stati partner dei trattati, nonché degli accordi relativi al regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di marchi e brevetti (patent box).

Peraltro, dal 1° gennaio 2017, l’ufficio ha raccolto il testimone del dipartimento delle Finanze, divenendo la Competent Authority relativamente alla conduzione delle Mutual Agreement Procedures (MAP) ovvero le procedure amichevoli attivate ai sensi delle convenzioni bilaterali per evitare le doppie imposizioni e ai sensi della convenzione europea sull’arbitrato relativa all’eliminazione delle doppie imposizioni.
In particolare, le MAP vengono attivate in caso di rettifica degli utili delle imprese associate (convenzione 90/436/Cee), in materia di residenza, esenzione o doppia imposizione, transfer pricing, configurazione dell’esistenza di una stabile organizzazione e relativa attribuzione degli utili, determinazione del “luogo di direzione effettiva” e di ogni altra problematica di carattere internazionale che può essere oggetto di procedura amichevole a eccezione delle questioni di carattere interpretativo, che rimangono nella competenza ministeriale.

Per incontrare dunque i temi del Joint Seminar, l’ufficio Accordi preventivi ha inteso intrattenere gli ospiti con quattro interventi curati da altrettanti Italian tax analyst.
Si inizierà con l’illustrazione degli impegni a breve che l’Italia assumerà nella gestione delle procedure amichevoli in conseguenza del recepimento della direttiva (Ue) 2017/1852, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione europea.
Verrà approfondito, inoltre, il tema MAP, sottolineando il delicato rapporto tra Amministrazioni fiscali sotteso alla ricerca di accordi volti a eliminare o quantomeno mitigare gli effetti delle doppie imposizioni che, in base ai dati a disposizione, vedono primeggiare proprio le questioni in materia di operazioni intercompany.
Nel corso del seminario si tratterà anche delle modifiche di recente apportate all’articolo 110, comma 7, Tuir, per allineare la legislazione nazionale in tema di prezzi di trasferimento all’arm’s lenght principle di matrice Ocse.
In ultimo ma non per ultimi, verranno approfondi gli aspetti connessi alla sfida degli accordi unilaterali dopo la revisione della relativa disciplina a opera del Dlgs 147/2015 (“decreto internazionalizzazione”).

Tra gli esiti dell’evento stimabili a priori si registra la soddisfazione da parte dell’ufficio Accordi di essere stato “scelto” o meglio individuato per soddisfare le esigenze di approfondimento di un percorso universitario di livello superiore, volto a concentrarsi sul riconoscimento e la comparazione di metodologie e prassi esistenti a diverso livello (domestico, europeo e internazionale) in materia di transfer pricing.

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