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Attualità

Accise, Iva, frodi ed evasione nel mirino Ecofin

La riunione del Consiglio svoltasi a Bruxelles il 27 e 28 novembre ha affrontato un programma di argomenti ricco e articolato
 

A parte gli obiettivi sinora raggiunti in tema di riforme economiche, globalizzazione e finanziamenti, promossi dalla Bei a favore dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, molto spazio è stato riservato alle questioni di carattere fiscale. La riunione del Consiglio Ecofin svoltasi a Bruxelles il 27 e 28 novembre ha affrontato un programma  di argomenti estremamente ricco ed articolato. A parte gli obiettivi sinora raggiunti su Patto di Stabilità, riforme economiche, globalizzazione e finanziamenti promossi dalla Banca Europea per gli Investimenti a favore dello sviluppo dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, molto spazio è stato riservato alle questioni di carattere fiscale. In particolare per il settore delle accise, è stata sottolineata la necessità di elevare i livelli minimi dell’imposizione sulle bevande alcoliche e aumentare la franchigia per l’acquisto di tali prodotti da parte dei viaggiatori nei duty free. Per quanto concerne l’Iva  l’attenzione si è focalizzata sulla necessità di prorogare la normativa sull’e-commerce sino al 2008, stabilire regole chiare e certe per fissare i criteri di territorialità delle prestazioni nonché provvedere, quanto prima, a una revisione della sesta direttiva che, emanata quasi trenta anni fa,  non è mai stata codificata, nonostante i continui emendamenti. Sicchè a oggi il testo risulta in diversi punti di difficile comprensione ed interpretazione.
 
La prevenzione delle frodi
Punto focale dell’incontro è costituito dal  documento conclusivo, emesso dall’ Ecofin, circa  la necessità di porre in atto delle misure adeguate per la prevenzione delle frodi a livello comunitario, con particolare riguardo al settore dell’imposizione indiretta. A tal proposito il Consiglio ha invitato la Commissione europea a predisporre, unitamente agli Stati membri, una serie di iniziative atte a bilanciare il dilagare del fenomeno. A tal fine il Consiglio auspica l’adozione di misure sempre più rapide ed efficienti in materia di scambio e condivisione di informazioni tra le Amministrazioni fiscali degli Stati membri, ivi compresa la possibilità di accedere alle informazioni anagrafiche e finanziarie dei cittadini residenti in altri Paesi membri.

La lotta all’evasione fiscale
La lotta all’evasione fiscale può essere efficacemente condotta, si legge nel documento, anche modificando l’attuale legislazione in ambito Iva in modo da prevedere ulteriori e più raffinati sistemi di contrasto all’evasione rispetto a quelli attualmente codificati. Il Consiglio ha invitato la Commissione a dar seguito alle indicazioni fornite in questa sede mediante la predisposizione di una apposita strategia anti-frode che verrà discussa ed esaminata a livello dell’Unione europea al prossimo incontro fissato nel mese di giugno. Sono state esaminate, infine, dal Consiglio anche alcune proposte di modifica della sesta direttiva dirette a introdurre, in talune transazioni intracomunitarie o su base opzionale, il meccanismo del "reverse-charge" a livello generalizzato, in modo da porre un freno alle cd. frodi carosello.

Gli obiettivi raggiunti
La riunione del Consiglio Ecofin è poi passata a verificare lo stato degli obiettivi sinora raggiunti. In particolare il Patto di Stabilità, traguardo che, almeno a oggi, la Polonia rischia di non rispettare; le riforme economiche (con particolare riferimento agli incentivi finanziari per nuovi posti di lavoro, specie per i soggetti anziani, e alle politiche energetiche); la globalizzazione, con riferimento alle opportunità, in termini di crescita economica, derivanti dalla mobilità dei lavoratori e dagli investimenti esteri; i finanziamenti promossi dalla Banca europea per gli Investimenti a favore dello sviluppo dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.    
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