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Attualità

Andamento del contenzioso tributario

Considerazioni sui risultati raggiunti dall'Agenzia delle entrate

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di Vincenzo Busa, direttore centrale Normativa e Contenzioso

Negli ultimi anni, a seguito di ripetuti interventi normativi, la giurisdizione tributaria è stata progressivamente estesa a tutti i tributi. Le controversie pendenti presso le Commissioni tributarie vedono ormai come parte pubblica non solo l'Agenzia delle entrate, ma numerosi altri enti e organi pubblici, ivi compresi le altre Agenzie fiscali, le Regioni, le Province, i Comuni e i Concessionari della riscossione.

L'Agenzia delle entrate, da parte sua, cura con molta attenzione gli adempimenti richiesti dalle norme processuali a tutela della legittimità dei propri atti. In particolare, gli uffici assicurano costantemente la costituzione in giudizio, la presenza in udienza, l'esame delle decisioni e l'adozione dei conseguenti provvedimenti, attribuendo priorità alle cause di maggiore rilevanza.

Si riportano, di seguito, i dati relativi ai più significativi adempimenti espletati dagli uffici dell'Agenzia delle entrate nell'ultimo biennio.

Costituzioni in giudizio
Tab. 1 - Percentuale di costituzioni in giudizio (calcolata sul numero dei ricorsi e degli appelli notificati dai contribuenti)

Anno 2004

Commissione tributaria provinciale95,66%
Commissione tributaria regionale93,02%


Anno 2005
Commissione tributaria provinciale97,46%
Commissione tributaria regionale96,18%


Partecipazione alle udienze

Tab. 2 - Percentuale di partecipazione alle pubbliche udienze
Anno 2004
Commissione tributaria provinciale75,93%
Commissione tributaria regionale88,43%


Anno 2005
Commissione tributaria provinciale90,23%
Commissione tributaria regionale92,10%


Come può notarsi, l'indice è ulteriormente migliorato nel 2005, fino a toccare la totalità delle controversie. Il dato è calcolato al netto delle udienze relative a controversie di esiguo valore, per le quali la partecipazione del rappresentante dell'ufficio non è necessaria.

Indici di soccombenza
Relativamente alle controversie in cui sono parte gli uffici dell'Agenzia delle entrate, sono state emesse nel 2004 dalle Commissioni tributarie provinciali e regionali, rispettivamente, 200.318 e 39.147 provvedimenti giurisdizionali, così ripartiti in relazione all'esito:

Tab. 3 - Accoglimento totale del ricorso (anno 2004)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi accolti

56.24828,08%10.81827,63%


Tab. 4 - Rigetto totale del ricorso del contribuente (anno 2004)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi rigettati

39.92719,93%8.15120,82%


Tab. 5 - Declaratorie di inammissibilità del ricorso (anno 2004)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi inammissibili

10.0054,99%1.2483,19%


Tab. 6 - Accoglimento parziale del ricorso (anno 2004)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi parzialmente accolti

9.1634,57%1.6184,13%


Tab. 7 - Estinzione del processo e altri esiti (anno 2004)
 CTPPercentualeCTRPercentuale
processi estinti81.97240,92%15.43139,42%

altri esiti

3.0031,50%1.8814,80%


L'insieme dei dati indicati nelle tabelle 4 e 5 evidenzia che nell'anno 2004 l'indice di soccombenza dei contribuenti, nei giudizi presso le Commissioni tributarie provinciali è complessivamente pari al 24,92 per cento, mentre è del 20,82 per cento nei giudizi dinanzi alle Commissioni tributarie regionali.
Di contro, le pronunce favorevoli ai contribuenti (v. tabella n. 3) si attestano al 28,08 per cento in primo grado e al 27,63 per cento in secondo.

Va precisato che, ai fini della misurazione degli indici di soccombenza, sono stati considerati - relativamente ai dati di tabella n. 5 - soltanto quelli relativi ai giudizi di primo grado, dove a ricorrere è sempre il contribuente e per i quali, quindi, la declaratoria di inammissibilità rappresenta sempre un esito favorevole all'ufficio; non si è tenuto conto, invece, delle declaratorie di inammissibilità pronunciate in secondo grado, in quanto, in tal caso, il ricorso in appello può essere presentato sia dal contribuente che dall'Agenzia delle entrate.

L'indice come sopra evidenziato non tiene conto dei dati della tabella n. 6, relativi a pronunce che non comportano l'annullamento, ma la semplice rideterminazione dei contenuti dell'atto impugnato.
Gli indici di soccombenza indicati non sono influenzati dagli esiti della tabella n. 7, relativi a diverse ipotesi, che vanno dalla cessazione della materia del contendere alla rinuncia al ricorso. Si ha cessazione della materia del contendere, ad esempio, a seguito di definizione agevolata della lite, di conciliazione giudiziale o di annullamento in autotutela dell'atto impugnato. Si tratta, quindi, di ipotesi da valutare singolarmente, in quanto frequentemente conducono a risultati tutt'altro che sfavorevoli all'Amministrazione finanziaria.

Anche se l'indicatore relativo alla soccombenza fornisce informazioni soltanto sommarie sulla efficienza dell'attività svolta dagli uffici, in quanto gli esiti del giudizio risentono di molteplici fattori, va registrato che i risultati complessivi sono ulteriormente migliorati nel 2005, come risulta dalle tabelle che seguono.

La percentuale delle pronunce favorevoli agli uffici, in particolare, è passata dal 24,92 per cento (Ctp) e 20,82 per cento (Ctr) del 2004 al 26,68 per cento (Ctp) e 23,60 per cento (Ctr) del 2005, con un incremento di quasi due punti percentuali in primo grado e quasi tre in secondo.

Tab. 8 - Accoglimento totale del ricorso (anno 2005)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi accolti

48.55324,33%15.50430,21%


Tab. 9 - Rigetto totale del ricorso del contribuente (anno 2005)
 CTPPercentualeCTRPercentuale
ricorsi rigettati42.97521,53%12.11223,60%


Tab. 10 - Declaratorie di inammissibilità del ricorso (anno 2005)
 CTPPercentualeCTRPercentuale

ricorsi inammissibili

10.2555,15%1.5202,96%


Tab. 11 - Accoglimento parziale del ricorso (anno 2005)
 CTPPercentualeCTRPercentuale
ricorsi parzialmente accolti11.5565,79%2.3174,51%


Tab. 12 - Estinzione del processo ed altri esiti (anno 2005)
 CTPPercentualeCTRPercentuale
processi estinti83.05541,61%18.79236,61%
altri esiti3.1561,58%1.0832,11%


L'insieme dei dati indicati nelle tabelle 9 e 10 evidenzia che, per l'anno 2005, gli esiti favorevoli agli uffici dell'Agenzia delle entrate nei giudizi presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali sono rispettivamente pari al 26,68 per cento e al 23,60 per cento.
Le pronunce favorevoli ai contribuenti (v. tabella n. 8) si sono attestate al 24,33 per cento in primo grado e al 30,21 per cento in secondo.
Anche in questo caso, valgono le precisazioni innanzi fornite a proposito dei criteri adottati per la misurazione degli indici di soccombenza.

Nell'analisi dei dati relativi al contenzioso tributario dell'Agenzia delle entrate, infine, occorre considerare che l'indice di soccombenza è influenzato negativamente dalle istanze di chiusura delle liti fiscali pendenti, di cui all'articolo 16 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, essendo evidente che la probabilità di soccombenza ha costituito per il contribuente un fattore determinante per l'adesione alla chiusura agevolata della lite.


Dati statistici contenzioso 2004 e 2005

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