
Martina come Lara Croft
Nell’ambizioso tentativo di conciliare i valori della solidarietà tributaria con le passioni hi-tech delle nuove generazioni, in Argentina la locale Agenzia delle Entrate ha lanciato un progetto di educazione fiscale così all’avanguardia da non avere precedenti nel mondo. Protagonista dell’impresa una Sherlock Holmes del fisco come non se n’erano mai viste prima. Martina, questo il nome dell’eroina virtuale, sfoggia abiti succinti, capelli rossi e un bel paio di ciglia ammiccanti coperte di rimmel. Forse soltanto Lara Croft, personaggio femminile uscito dalla penna di Toby Gard e anch’essa protagonista di un videogioco, si avvicina all’aspetto accattivante della mitica Martina del fisco argentino.
In missione con un computer portatile
Ad accompagnarla nelle sue avventure un portentoso computer portatile capace di fare miracoli nella guerra senza quartiere ingaggiata contro i furbetti che cercano di sfuggire all’erario. Con l’inseparabile pc Martina scambia informazioni con i colleghi dall’Agenzia federale, raccoglie dati, studia mappe e percorsi dei suoi viaggi e, soprattutto, calcola in tempo reale il profilo di rischio dei cittadini sospetti. Un test infallibile di fedeltà fiscale in presa diretta che è poi anche il cuore del videogame, chiamato appunto “Profilo di rischio”, “Perfil de riesgo” in spagnolo.
Il gioco in distribuzione da settembre
La versione definitiva del gioco, che verrà distribuito in trecento mila copie in tutte le scuole pubbliche e private argentine a partire dalla prima settimana di settembre, si compone di dodici missioni ambientate in quattro diverse regioni del paese: la città, la montagna, il deserto e la selva. Nel mirino dell’implacabile agente in gonnella, nata dalla matita di un fumettista, storie di “ordinaria” evasione fiscale, dal contrabbando al lavoro nero alla mancata emissione di fatture. Maghi del sommerso a cui i giocatori, in prevalenza studenti tra i dieci e i sedici anni, sono chiamati a non lasciare scampo, usando tutte le armi a disposizione per riportare nelle casse dello Stato i soldi che servono a garantire il funzionamento di istituti scolastici, di ospedali e di altri servizi pubblici fondamentali. “Continueremo a lavorare con strategie innovative – ha dichiarato il responsabile dell’Afip Claudio Moroni in occasione della presentazione ufficiale dell’iniziativa avvenuta a Buenos Aires qualche giorno fa – affinché i giovani imparino i valori della comunità, l’importanza sociale delle imposte e la necessità di un’equa distribuzione delle risorse pubbliche”.
Dalle scuole alle famiglia cosi si insegna la tax compliance
Una politica di tax compliance che parte dal basso, dai banchi delle scuole, per promuovere un nuovo, insolito e accattivante tentativo di educazione, o rieducazione, fiscale non solo dei contribuenti in erba, ma anche dei loro genitori. Al costo, così dichiara l’Agenzia federale argentina, di appena un milione di pesos. Una demo del videogioco è già disponibile su Internet. Gli evasori argentini sono avvisati. Centinaia di migliaia di piccoli cyber 007 del fisco vigileranno sulle loro mosse, pronti a coglierli in fallo e a ricordare loro tutti i doveri di un cittadino come si deve. Con l’auspicio che l’eco delle loro gesta si diffonda anche all’estero e, perché no, giunga fino a noi.