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Attualità

Audizione di Ruffini alla Camera:
risultati fatturazione elettronica

Il direttore dell’Agenzia, in collegamento web, ha illustrato gli effetti dell’introduzione del processo, che seppur recente, è diventato modello di riferimento anche a livello internazionale

foto del direttore dell'agenzia delle entrate ernesto maria ruffini

Pubblicata sul sito internet istituzionale l’audizione di Ernesto Maria Ruffini di oggi, 24 giugno 2020, tenutasi in videoconferenza in VI commissione Finanze alla Camera dei deputati, durante la quale il direttore dell’Agenzia delle entrate, ha esposto gli effetti dell’introduzione della fatturazione elettronica, fotografando il processo ad ampio raggio, dai vantaggi ottenuti fin dalla sua introduzione, alle azioni messi in campo dall’Agenzia, in termini di servizi e strumenti, anche rispetto al panorama europeo, al riferimento al processo di trasmissione telematica dei corrispettivi, fino a offrire un quadro dei risultati nel recupero del tax gap. Ha evidenziato Ruffini “in una prospettiva di lungo termine, lo scopo è di favorire la nascita di una cultura digitale che pervada non solo il settore produttivo, ma l’intera società italiana. In quest’ottica, la fatturazione elettronica è, ad oggi, una realtà ormai collaudata e apprezzata dagli operatori, è un processo che ha dimostrato la sua efficacia soprattutto durante l’attuale situazione emergenziale dovuta alla crisi epidemiologica da Covid-19, in cui la dematerializzazione dei documenti ha assunto un ruolo cruciale”.

Il direttore, ripercorrendo la “storia” dello strumento, obbligatorio dal 1° gennaio 2019 sia per  le operazioni tra due soggetti Iva (B2B), sia per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate verso un consumatore finale (B2C), con alcune eccezioni, ha posto in luce come la digitalizzazione delle fatture abbia effetti positivi anche in termini di semplificazione fiscale, di riduzione del numero degli adempimenti, nonché di modernizzazione del settore produttivo italiano, con relativa riduzione dei costi amministrativi per le imprese.
La fatturazione elettronica riguarda le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti e stabiliti in Italia, che devono essere documentate mediante fattura elettronica trasmessa attraverso il Sistema di Interscambio (Sdi), gestito dall’Agenzia delle entrate. Tale processo, ha sottolineato il direttore, consente all’amministrazione di arginare i fenomeni di evasione sul nascere, di intercettare tempestivamente le frodi, nonché selezionare con maggiore puntualità e tempestività le posizioni da sottoporre a controllo. Inoltre, la percezione da parte dei contribuenti del monitoraggio effettuato dal Fisco, realizzato tramite l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, incentiva la spontanea emersione di base imponibile.
In tema di utilizzo di informazioni ai fini di analisi e controllo, il direttore ha ricordato l’adozione da parte dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza, sentita l’Autorità garante per la protezione dei dati personali, di misure idonee di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati mediante la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo, in conformità alle disposizioni del Gdpr, Regolamento Ue 2016/679, e del codice privacy, secondo quanto previsto dall’articolo 14 del Dl n. 124/2019.

Il direttore ha rappresentato ai membri della Commissione le azioni messe in campo dall’Agenzia delle entrate, che per agevolare gli operatori Iva e gli intermediari nell’avvio del processo, ha lavorato in stretta sinergia con gli operatori e le associazioni di categoria - anche attraverso il “Forum italiano sulla fatturazione elettronica” – realizzando una serie di servizi gratuiti, in un’ottica di automatizzazione dei processi gestionali interni.
Tra gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia, il direttore ha ricordato i servizi, oggetto di continui interventi migliorativi anche grazie all’ascolto dei feedback degli utenti e di nuove implementazioni (come l’utility per il calcolo dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche, con la possibilità di effettuare automaticamente il versamento online):

  • la procedura web, per predisporre e trasmettere le fatture
  • una app per tablet e smartphone, rivolta, in particolare, a chi non dispone di un'attrezzatura fissa
  • un software stand alone per predisporre le fatture elettroniche anche in assenza di una stabile connessione a internet
  • un servizio per conservare le fatture elettronicamente (con valenza sia civilistica che fiscale), disponibile previo accordo di servizio via web, che consente un’importante diminuzione dei costi per le imprese
  • un servizio per la generazione di un QRCode, un codice da stampare o salvare sul proprio smartphone, che può essere mostrato al proprio fornitore per l’acquisizione automatica dei dati anagrafici da riportare in fattura
  • un servizio di registrazione dell’indirizzo telematico dove l’operatore intende ricevere dal Sdi, di default, tutte le sue fatture passive
  • un servizio di consultazione e acquisizione di tutte le fatture emesse e ricevute.

Dal lato dell’assistenza, Ruffini ha evidenziato le diverse iniziative attuate dall’Agenzia per supportare gli operatori nel passaggio al nuovo sistema, sia sul fronte tecnico-procedurale che sul fronte interpretativo: sul sito istituzionale è stata realizzata una specifica area tematica dedicata alla fatturazione elettronica, dove è possibile reperire circolari, risoluzioni e consultare numerose Faq, costantemente in aggiornamento. Inoltre, è stata organizzata una rete di quasi 100 funzionari presso le strutture territoriali, con un coordinamento da parte delle strutture centrali, che fornisce assistenza telefonica e diretta agli utenti.
I risultati di questa azione “combinata” hanno consentito una rapida entrata a regime del processo di fatturazione elettronica, riducendo le criticità e le difficoltà operative per utenti e amministrazione.
I dati relativi al primo anno di avvio del processo parlano chiaro (2.066 milioni di fatture elettroniche veicolate dal Sdi da circa 3,9 milioni di operatori, una percentuale di scarto delle fatture di appena 2,4%, oltre 4,2 milioni di richieste di generazione di QRCode, circa 4,4 milioni di indirizzi telematici registrati per la ricezione delle fatture elettroniche, una media di circa 200 mila login giornalieri al portale “Fatture e Corrispettivi”, 3,4 milioni di deleghe ai servizi di consultazione), confermati anche quest’anno, che registra un trend positivo del processo nei primi 5 mesi del 2020 (fino al 31 maggio scorso).

Guardando fuori dell’Italia, il direttore ha ricordato che, con lo scopo di realizzare un mercato digitale unico, la fatturazione elettronica è stato uno degli obiettivi di semplificazione che l’Europa si è posta quale stimolo normativo per l’introduzione di processi di Digital Transformation nei processi di qualsiasi impresa e delle pubbliche amministrazioni. In tale contesto, l’Italia è stato il primo paese europeo ad aver introdotto dal 1° gennaio 2019 l'obbligo generalizzato di fatturazione, recependo la direttiva 2014/55/Ue e il relativo obbligo di ricevere le fatture elettroniche conformi allo standard europeo.

A completare il quadro delle operazioni di acquisizione automatica dei dati, il direttore ha richiamato il processo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, previsto dall’articolo 2 del Dlgs n. 127/2015, che combinato con la fatturazione elettronica, consentirà di valorizzare il patrimonio informativo dell’Agenzia non solo per potenziare le proprie attività di analisi di rischio e controllo, ma anche per offrire servizi a valore aggiunto volti, nel tempo, a semplificare e ridurre gli adempimenti fiscali.
Tali informazioni costituiscono, infatti, la base di partenza per predisporre, a partire dal 2021, in via sperimentale le bozze dei registri Iva, delle comunicazioni di liquidazione periodica Iva e della dichiarazione annuale Iva (vedi articolo “Dl “Rilancio” a piccole dosi – 9 Precompilata Iva rinviata al 2021”).

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