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Attualità

Bilanci 2010, Equitalia approva. Incassi in aumento del 15 per cento

Il riscosso si ferma a 8,9 miliardi di euro. Una performance “incurante” del momento di crisi economica mondiale

Crescono i numeri della riscossione e, di pari passo, la qualità dei servizi al cittadino. Sono gli elementi in preponderante evidenza contenuti nei progetti di bilancio civilistico e consolidato 2010 approvati oggi dal consiglio di amministrazione di Equitalia.

Il riscosso, 8,9 miliardi di euro nel 2010, si stabilizza a +15% rispetto al 2009. In sostanza, si legge nel comunicato diramato dall’ufficio stampa della Società, il trend rilevato già negli scorsi esercizi si mantiene costante. Si tratta di un risultato in un certo senso atteso, in quanto dalla nascita di Equitalia, nel 2007, i volumi riscossi ogni anno, attraverso ruoli erariali e previdenziali, “sono più che raddoppiati rispetto alla precedente gestione affidata a concessionari privati”.

In termini di partecipazione alla gestione finanziaria del Paese, questo si traduce in un sostanziale contributo alla tenuta dei conti pubblici, perché le somme recuperate mediante l’attività di riscossione sono state, poi, riversate nelle casse degli enti creditori, per lo più istituzioni statali e territoriali.

In questo quadro spicca, tra l’altro, il costante miglioramento dei servizi offerti al cittadino:
  • più strumenti telematici per pagare, ma anche per ottenere informazioni
  • versamenti meno gravosi per chi si trova in situazioni di difficoltà economica, grazie alla possibilità di rateizzare i debiti (al 31 dicembre 2010, le rateazioni concesse hanno raggiunto quota un milione per un importo che supera i 14 miliardi di euro)
  • un numero maggiore di sportelli sul territorio, aperti più a lungo.

Di notevole importanza anche i numerosi accordi siglati con le associazioni di categoria e gli ordini professionali, senza dimenticare la direttiva “antiburocrazia” che consente al contribuente di ottenere la sospensione delle procedure di riscossione, con una semplice dichiarazione, liberandolo dall’onere di presentare la richiesta sia agli uffici di Equitalia sia a quelli dell’ente creditore.

Si può dunque ritenere definitivamente superata la fase di start up del Gruppo che, alla fine del 2010 ha dato il via alla realizzazione di un nuovo modello organizzativo societario, caratterizzato da una minore frammentazione e finalizzato al raggiungimento di un governo unitario della riscossione per stabilire un rapporto univoco e diretto con i contribuenti. Da 16 partecipate a tre grandi società Agenti: una per il Nord, una per il Centro, la terza per il Sud che, a loro volta, saranno articolate in direzioni regionali e ramificazioni provinciali. Un nuovo assetto, in linea con quello dei maggiori azionisti di Equitalia (Agenzia delle Entrate e Inps), per dialogare meglio e uniformare i rispettivi sistemi di governance.
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