In attuazione di quanto disposto al punto 4 del provvedimento di approvazione del modello, tale quota è stata calcolata con troncamento alla quarta cifra decimale, sulla base del rapporto tra le risorse stanziate (corrispondenti a 70 milioni di euro) e l’importo del risparmio d’imposta complessivamente richiesto, risultante dalle comunicazioni (modello Crt) validamente presentate. La cifra in questione, alla data del 31 dicembre 2010, al netto delle rinunce presentate entro il 22 marzo 2011 (data di conclusione delle elaborazioni), è risultata pari a 277.884.229 euro.
L’agevolazione, nella misura massima indicata, è concessa esclusivamente alle imprese del comparto tessile e abbigliamento (svolgenti attività di cui alle divisioni 13, 14, 15 o 32.99.20 – in relazione alla fabbricazione di bottoni – della tabella Ateco 2007) che, entro il 31 dicembre dello scorso anno, hanno prenotato le risorse disponibili, trasmettendo il modello Crt.
La deduzione dal reddito d’impresa non dovrà comportare per il beneficiario un risparmio d’imposta effettivo (comprese, ove applicabili, le addizionali regionale e comunale) superiore all’importo risultante dall’applicazione della percentuale del 25,1903 al risparmio d’imposta indicato nell’ultima comunicazione presentata, esattamente nel quadro A, colonna 2, del modello Crt.
L’importo su cui applicare la percentuale è quello esposto nell’ultima comunicazione validamente trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2010. Tuttavia, in caso di rinuncia parziale presentata successivamente al termine stabilito, per la determinazione della misura dell’agevolazione spettante occorre fare riferimento a tale ultima comunicazione.
Nella tabella sotto riportata, sono esposti alcuni esempi di determinazione del risparmio d’imposta, nonché di compilazione della dichiarazione dei redditi Unico SC 2011, relativi a soggetti Ires che hanno realizzato gli investimenti in misura pari a quella indicata nel modello Crt trasmesso all’Agenzia.
I
Soggetti
Ires
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II
Investimenti indicati nel modello Crt (quadro A-
colonna 1)
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III
Risparmio d’imposta indicato nel
modello Crt
(quadro A - colonna 2)
|
IV
Investimenti
effettuati
|
V
Risparmio d’imposta spettante (25,1903% dell’importo di colonna 2, quadro A, modello Crt)
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VI
Unico SC 2011
quadro RS,
rigo RS107,
colonna 1
(investimenti
effettuati)
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VII
Unico SC 2011,
quadro RS,
rigo RS107, col. 2
(investimenti
agevolabili)
e quadro RF,
rigo 50, col. 4
(importo deducibile)
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A
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300.000
|
82.500
|
300.000
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20.781
(82.500 x 25,1903%)
|
300.000
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75.567
(20.781 x 100 / 27,5)
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B
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2.500.000
|
687.500
|
2.500.000
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125.951
(500.000 x 25,1903%)
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2.500.000
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458.004
(125.951 x 100 / 27,5)
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C
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2.000.000
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500.000
|
2.000.000
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125.951
(500.000 x 25,1903%)
|
2.000.000
|
458.004
(125.951 x 100 / 27,5)
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Dagli esempi illustrati emerge chiaramente che l’importo massimo del risparmio d’imposta fruibile (colonna V della tabella) non potrà in ogni caso essere superiore all’ammontare derivante dall’applicazione della percentuale alla cifra indicata nel quadro A, colonna 2, del modello Crt e, comunque, non superiore a 125.951 euro.
Inoltre, per quanto concerne la compilazione di Unico SC 2011, quadro RS, rigo RS107, nella colonna 1 vanno riportati gli investimenti effettivamente realizzati mentre, nella colonna 2, devono essere indicati quelli che comportano un risparmio d’imposta pari all’importo spettante, calcolato quest’ultimo applicando la percentuale del 25,1903 all’ammontare indicato nel quadro A, colonna 2, del modello Crt, ricondotto entro il limite di 500mila euro.
Peraltro, ai fini della verifica della correttezza del calcolo è sufficiente applicare l’aliquota Ires o Irpef all’importo deducibile risultante dall’anzidetta operazione.