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Attualità

Una carta su misura per Fisco e contribuente

Semplificazione, rispetto ed equità i princìpi ispiratori della Charte du Contribuable a cui è improntata l’azione del Fisco francese

Presentata ufficialmente il 17 ottobre in occasione delle « Journées Portes Ouvertes » da Jean-François Copé, ministro delegato al budget e alla riforma dello Stato, é un documento nuovo nella forma e nel contenuto. La Charte si inserisce a pieno titolo nel vasto e importante quadro di rinnovamento che, a partire dal progetto di riforma denominato "Bercy en mouvement", ha interessato l'Amministrazione fiscale. Inoltre richiama una serie di misure concrete che caratterizzano l’attuale rapporto con il contribuente.
Ora, anche i contribuenti francesi hanno il loro statuto. In verità i principi regolatori del rapporto Fisco-contribuente avevano già trovato accoglimento nella Charte des droits et obligations des contribuables vérifiés  ma questa, che rimane tuttavia in vigore, fa riferimento allo specifico contesto dell’attività di verifica dell’Amministrazione fiscale (cfr. articoli pubblicati il 7 e il 27 settembre 2005 su Fisconelmondo.it).
La presentazione ufficiale
Presentata ufficialmente il 17 ottobre in occasione delle « Journées Portes Ouvertes » da Jean-François Copé, ministro delegato al budget e alla riforma dello Stato, la Charte du Contribuable é un documento nuovo nella forma e nel contenuto che si inserisce a pieno titolo nel vasto e importante quadro di rinnovamento che, a partire dal progetto di riforma denominato "Bercy en mouvement" (7 ottobre 2002), ha interessato l’Amministrazione fiscale francese.

I contenuti della Charte
La Charte du Contribuable permette di raccogliere, per la prima volta in un unico documento, i diritti ed i doveri dell’Amministrazione fiscale e del contribuente, attraverso un linguaggio chiaro e comprensibile per tutti. Realizzata in un periodo nel quale il civismo fiscale, inteso quale adempimento volontario degli obblighi fiscali da parte del contribuente (chiamato anche tax compliance), rappresenta la prima opzione strategica del contratto di "performance" della DGI, la Carta si ispira alla necessità di impostare ancora meglio il rapporto con il contribuente su basi nuove e svincolate dalla sua tipica conflittualità.

I princìpi ispiratori

Lo spirito della Carta raccoglie tre importanti princìpi  che sovraintendono l’azione dell’Amministrazione francese:
- la semplicità, che assicura al contribuente un più facile adempimento degli obblighi fiscali e una maggiore accessibilità alla conoscenza della legge. Questo obiettivo, d’altra parte, conferma l’indirizzo già introdotto con il progetto "Pour vous faciliter l’impôt" inaugurato nel 2004 che comprende nove specifici impegni di carattere qualitativo a favore del contribuente (migliore accessibilità al servizio telefonico, risposte rapide alle richieste via posta, servizi disponibili con o senza appuntamento, identificabilità dell’interlocutore, snellezza delle procedure, servizi personalizzabili in linea, disponibilità di documentazione fiscale, possibilità di ricorso al conciliatore fiscale, valutazione del grado di soddisfazione del contribuente);
- il rispetto, ossia favorire la cultura dell’ascolto garantendo al contribuente una agile regolarizzazione degli errori, la trasparenza dell’azione amministrativa, il più efficace esercizio del diritto alla difesa;
 - l’equità, quindi l’imparzialità dell’Amministrazione, la partecipazione degli utenti ai processi decisionali (i Comitati degli Utenti, esistenti in ciascun dipartimento, sono infatti associati alle riflessioni del Fisco) dell’Amministrazione fiscale, la correttezza dei controlli.

Le misure e il controllo fiscale
Ma la Carta richiama anche una serie di misure concrete che caratterizzano l’attuale rapporto con il contribuente. Tra le 34 novità fiscali evocate, alcune assumono particolare risalto in quanto direttamente inerenti l’attività di controllo fiscale:
- la "relance amiable", basata sul principio che i contribuenti sono a priori in buona fede. In caso di errore nella compilazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente viene invitato a regolarizzare la sua posizione fiscale, senza l’applicazione di sanzioni e interessi per il ritardo. Questo innovativo strumento di ravvedimento a favore del contribuente, in vigore da quest’anno e ampiamente evidenziato dalla stampa francese, dimostra la precisa volontà di fidelizzare il cliente-contribuente in una prospettiva di tax-compliance;
- il diritto di conoscere la presa di posizione dell’Amministrazione. In realtà non si tratta di una novità in senso assoluto quanto piuttosto dell’ampliamento delle possibilità di dialogo già esistenti con il contribuente. Durante un controllo, su un punto esaminato che non ha pero’ dato luogo a rilievo, per agevolare la corretta interpretazione ed applicazione della normativa, l’impresa potrà domandare al verificatore di prendere posizione su un punto particolare. In questo contesto l’Amministrazione francese ha deciso di rendere pubbliche le sue prese di posizione con portata generale attraverso la pubblicazione sul proprio sito Internet.
- il controllo fiscale a richiesta, ossia la possibilità per il contribuente di richiedere la verifica della propria posizione fiscale in merito a un elemento di particolare interesse e di dubbia interpretazione, per ricevere in cambio una presa di posizione ufficiale ed impegnativa ;
- la definizione della durata massima di nove mesi dei controlli fiscali nei confronti delle medie e grandi imprese, ferma restando la validità della disposizione legislativa attualmente in vigore relativa alle imprese di piccole dimensioni (tre mesi);
- la riforma del regime sanzionatorio in ragione della complessità di quello attuale. Esso sarà pertanto semplificato e un tasso unico del 4,8 per cento all’anno sarà applicato per gli interessi di ritardo e per gli interessi moratori. Attualmente, gli interessi di ritardato pagamento per il contribuente sono fissati dalla legge al 0,75 per cento al mese, cioè 9 per cento all'anno, mentre gli interessi moratori che sono calcolati secondo il tasso d'interesse legale (meno del 3 per cento all'anno).
Gli impegni reciproci
La Charte é un documento che presuppone degli impegni reciproci. In particolar modo, attraverso lo specifico richiamo alla Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino essa, per giungere alla definizione di un equilibrio tra le parti in causa, sancisce: la fondatezza del sistema dei controlli come naturale contropartita del sistema dichiarativo; la necessità di cooperazione del contribuente sia al momento dell’accesso che nel corso della verifica  intrapresa dall’Amministrazione finanziaria; il dovere di correttezza negli adempimenti fiscali da parte del contribuente affinché le dichiarazioni presentate siano veritiere e complete e gli accertamenti divenuti definitivi siano accettati in quanto legittimi.
La fiducia dai controlli ai servizi
Con la creazione dei Comitati degli Utenti e la diffusione della Carta del Contribuente, l’Amministrazione finanziaria francese ha rinforzato le premesse per una relazione con il contribuente sempre più corretta e basata sulla reciproca fiducia, tanto sul lato dei servizi offerti quanto su quello dei controlli. I prossimi mesi rappresenteranno pertanto l’occasione per valutare l’impatto e gli effetti di questa nuova e importante iniziativa. La Carta del Contribuente é liberamente consultabile sul sito internet all’indirizzo www.impots.gouv.fr.





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