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Attualità

Il conferimento d’azienda a 360 gradi (2)

Le regole ragionieristiche. La contabilizzazione a “saldi aperti” e a “saldi chiusi”

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Per quanto riguarda gli aspetti contabili del conferimento d’azienda, il codice civile nulla prevede espressamente sull’argomento. Di regola, in occasione di un’operazione di conferimento d’azienda è prassi redigere un bilancio intermedio costituito dal solo stato patrimoniale dell’azienda conferita, effettuando le opportune scritture di assestamento per determinare la competenza dei costi e dei ricavi per la frazione di esercizio già trascorsa, al fine di possedere una situazione di partenza per valutare l’oggetto del conferimento.

Occorre, inoltre, eliminare gli elementi dell’attivo e del passivo non trasferibili che cessano di esistere, tramite la rilevazione di componenti reddituali da imputare a conto economico. Trattasi, in particolare, di oneri pluriennali per i quali non vi sarà utilità futura e dei fondi rischi per i quali non saranno più sostenuti in futuro gli oneri connessi.

Dal momento che tra la data di redazione della perizia di stima e la data di effettuazione del conferimento il conferente potrebbe aver continuato la gestione dell’attività, è necessario redigere una situazione patrimoniale a tale ultima data, elencando tutte le attività e le passività conferite valutate con gli stessi criteri utilizzati dal perito nella relazione di stima.

Il conferente provvede, poi, a scaricare dalla propria contabilità le attività e le passività trasferite secondo i valori contabili delle stesse rilevando a conto economico l`eventuale plusvalenza (o minusvalenza) realizzata. Tale componente reddituale, avendo natura straordinaria, troverà collocazione nell’area E del conto economico. Da ultimo, verrà iscritta la partecipazione ricevuta a seguito del conferimento effettuato.

Esempio:



La conferitaria iscrive nella propria contabilità le singole attività e passività che compongono l'azienda conferita e rileva l`aumento di capitale corrispondente. È possibile che non tutto il valore dell’apporto sia imputato a capitale sociale, qualora, ad esempio, debba procedersi all’iscrizione di una riserva sovrapprezzo azioni.

Operativamente, sono previste due diverse modalità di contabilizzazione dell'operazione: “a saldi chiusi” e a “saldi aperti”. Il modello a saldi chiusi si utilizza, generalmente, quando l’operazione ha natura realizzativa, analogamente a una cessione, mentre quello a saldi aperti si utilizza quando l’operazione riveste natura successoria nelle posizioni del dante causa, tipica delle operazioni di riorganizzazione aziendale.

Nel modello a saldi chiusi si determina una sorta di discontinuità dei valori contabili tra conferente e conferitaria. Pertanto, quest’ultima iscriverà nella propria contabilità i beni al loro valore di stima senza recepire i relativi fondi rettificativi preesistenti in capo al conferente. Praticamente, si realizza una situazione analoga a quella che si verificherebbe se l’azienda fosse acquisita per effetto di una compravendita.
Quindi, ad esempio gli ammortamenti dei beni apportati ricominciano da zero e saranno calcolati sul nuovo valore iscritto, le rimanenze di magazzino perdono la loro stratificazione storica, e così via.

Esempio:



La conferitaria iscrive nella propria contabilità gli elementi patrimoniali a valori di perizia senza contabilizzare i fondi rettificativi preesistenti in capo al conferente. Viene, altresì, rilevato l’incremento del capitale sociale in misura pari al valore economico dell’azienda acquisita:



Nel modello a saldi aperti, invece, si realizza una sorta di continuità dei valori contabili tra conferente e conferitaria. Pertanto, verranno recepiti nella contabilità della conferitaria i valori lordi dei beni conferiti (eventualmente rivalutati) e i relativi fondi rettificativi, preesistenti in capo al conferente. Per quanto riguarda le rimanenze, queste conserveranno la loro stratificazione storica che avevano presso la conferente.

Esempio:



La conferitaria iscrive nella propria contabilità gli elementi patrimoniali a valori di perizia e rileva l’incremento del capitale sociale in misura pari al valore economico dell’azienda acquisita; sono iscritti anche i fondi rettificativi dell’attivo:



2 – continua. La prima puntata è stata pubblicata martedì 2

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