Dematerializzare si può, anzi si deve, perché conviene
Una soluzione efficace che risponde a criteri di economicità e colloca l'Italia all'avanguardia internazionale

Un obiettivo raggiunto
Il Ragioniere dello Stato, Mario Canzio, ha sottolineato invece che il nuovo sistema Sicoge per la contabilità integrata, strumento digitale in grado di supportare la gestione contabile delle Amministrazioni dello Stato, le nuove funzionalità del sistema di gestione della firma digitale e la conservazione sostitutiva degli atti di spesa rappresentano oggi il punto di arrivo di un processo che permetterà di pervenire entro breve termine "al completo abbandono del formato cartaceo degli atti di spesa sull'intera filiera che inizia con l'emanazione del titolo da parte dell'Amministrazione e si conclude con il pagamento dei creditori da parte della Banca d'Italia". Una attività che ha reso più efficienti i processi contabili e l'integrazione tra i ministeri e la Ragioneria generale dello Stato, in linea con il processo di digitalizzazione previsto dal codice dell'Amministrazione digitale.
Sicurezza e risparmio di spesa
Di integrità e recuperabilità degli atti di spesa con modalità di totale sicurezza ha parlato invece Maria Laura Prislei, ispettore generale capo dell'Ispettorato per l'informatizzazione della contabilità di Stato. La Prislei ha ricordato che il trattamento informatico dei dati implica, ai fini del valore legale nel tempo, la conservazione digitale che si riverbera inevitabilmente sull'integrità e la recuperabilità. In questo contesto Sicoge, predisposto sin dall'inizio per l'uso della firma digitale, attraverso il nuovo sistema di conservazione sostitutiva, risponde perfettamente a esigenze di conservazione, consultazione, controllo e sicurezza degli atti di spesa della Pubblica Amministrazione. E questo perché è il risultato di una combinazione di metodi, processi e tecnologie. Dalla memorizzazione dei dati, conservazione su supporti ottici e con formati idonei ad assicurarne l'integrità alla certezza delle informazioni trattate con integrità dei dati originali validati con firma digitale passando per il recupero e l'esibizione con validità legale del documento conservato nel tempo sino ad arrivare al monitoraggio e alla tracciabilità delle operazioni compiute ai fini della dematerializzazione e conservazione dei dati.
Il confronto internazionale
Nel novero delle esperienze internazionali, quella italiana rappresenta una best pratice. Infatti, a differenza di altri pochi progetti di conservazione sostitutiva su documenti pubblici, è il caso di Sud Africa e Finlandia, quella messa in campo dall'Italia ha un valore aggiunto rappresentato dalla gestione delle spese. E se è vero che altri Paesi possono vantare una gestione documentale anche su attività di particolare dimensione e complessità, è il caso dell'Australia e degli Stati Uniti, è anche vero che non eliminano la carta.