La precompilata 2019 raggiunge quota 3,3 milioni: tanti sono i modelli restituiti tramite il servizio web dai contribuenti, alla scadenza per l’invio del 730, il 23 luglio. Rispetto ai 2,9 milioni di dichiarazioni inviate alla stessa data dello scorso anno, si registra un incremento di circa il 14%, mentre, se si confronta il dato 2019 con quello registrato nel 2015 - anno di avvio in forma sperimentale della dichiarazione “senza carta” - la crescita è di circa il 136%. Aumenta anche il numero di contribuenti che ha restituito il 730 senza apportare alcuna modifica: in 609mila hanno accettato la dichiarazione così come proposta dall’Agenzia, contro i 529mila “no touch” del 2018. Circa 1 miliardo i dati pre-caricati dal Fisco quest’anno (tra informazioni a propria disposizione, inviate da enti esterni e dai datori di lavoro tramite le certificazioni uniche), mentre, grazie alla versione 2019 del servizio di compilazione assistita, gli utenti hanno potuto fare eventuali modifiche sui dati contenuti nel quadro E in maniera ancora più semplice e veloce.
La precompilata piace ogni anno di più
Nel dettaglio, sono 3,3 milioni i modelli registrati nei server del partner tecnologico Sogei alla mezzanotte di ieri, deadline per il 730 precompilato. Ancora quattro mesi, invece, chi presenta il modello Redditi: la scadenza per l’invio, infatti, è fissata al 30 novembre 2019 (che “slitta” al 2 dicembre poiché il 30 novembre è sabato). Sempre in ascesa l’appeal della precompilata: infatti, da 1,4 milioni di modelli inviati in autonomia nel 2015 si è passati a 2,1 milioni nel 2016, a 2,4 milioni nel 2017 e a 2,9 milioni nel 2018. A 5 anni dall’avvio del progetto (dichiarazioni 2015 su redditi 2014), è quindi più che raddoppiato (+ 135,7%) il numero dei contribuenti italiani che ha scelto il nuovo sistema che ha mandato in soffitta il modello cartaceo e con esso la necessità di conservare, in caso di dichiarazione accettata, i documenti relativi alle spese sostenute. Sale anche il numero di dichiarazioni 730 accettate senza modifiche, che raggiungono, per la precisione, quota 609.360, con un aumento del 15% rispetto allo scorso anno (529.023). In pratica quasi 1 contribuente su 5 ha scelto di non modificare il 730 confezionato dalle Entrate. Proprio in tema di modifiche, nel 2019 ha debuttato la nuova versione della funzionalità di compilazione assistita, per intervenire in maniera guidata tutto il quadro E della dichiarazione, per esempio per aggiungere un onere detraibile o deducibile che non compare tra quelli già inseriti dall’Agenzia o modificare gli importi delle spese sostenute.
1 miliardo di dati già inseriti dal Fisco
Circa 1 miliardo le informazioni precaricate dall’Agenzia per fornire ai contribuenti dichiarazioni ancora più complete e corrette nel 2019: nel dettaglio si tratta, tra quelli più frequenti, dei dati relativi a spese sanitarie sostenute dai cittadini, (comunicati alle Entrate da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali), premi assicurativi e certificazioni uniche. Nel paniere dei dati precompilati anche quelli relativi a: bonifici per ristrutturazioni (incluse quelle condominiali), interessi passivi, contributi previdenziali e previdenza complementare. New entry 2019 i dati relativi alle spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal 1° gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo.
Integrazioni o correzioni, ecco l’agenda
Chiusa la “fase 1”, con l’invio del 730 precompilato entro il 23 luglio, “memo” sul 25 ottobre: è questo infatti il termine per presentare, al Caf o professionista abilitato, il 730 integrativo. Ma attenzione: questa opzione è possibile solo se l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata. La stagione dichiarativa 2019 si chiuderà lunedì 2 dicembre, ultimo giorno utile per presentare il modello Redditi precompilato e per inviare il modello Redditi correttivo del 730.