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Attualità

Per le Entrate 4 anni di Twitter.
Aumentano i lettori più giovani

Nel novembre 2017 il social network ha raddoppiato – da 140 a 280 – i caratteri a disposizione per ogni singolo “cinguettio”, appuntamento fisso per decine di migliaia di contribuenti

Oltre 29mila follower, quasi 2 milioni di visualizzazioni all’anno, 2.200 tweet giorno dopo giorno. Sono questi i numeri dell’account Twitter ufficiale delle Entrate.
A quattro anni dal debutto del 22 gennaio 2014, a pochi mesi dal raddoppio da 140 a 280 dei caratteri a disposizione per ogni singolo tweet, i “cinguettii” dell’Agenzia continuano a essere un appuntamento fisso per decine di migliaia di contribuenti, sempre di più i giovani che si aggiornano attraverso questo canale di comunicazione multidirezionale.
 
Cinguettii fra informazione e dialogo
Negli ultimi anni, questo social media si è affermato via via come finestra di comunicazione ampiamente utilizzata dalle pubbliche amministrazioni. Pa che comunicano con i cittadini e che interagiscono fra loro in maniera sempre più capillare e costante.
Non si tratta, infatti, di un canale principalmente unidirezionale. Attraverso Twitter, le pubbliche amministrazioni dialogano fra loro, grazie agli hashtag e alle menzioni. I retweet consentono inoltre di “condividere” e rilanciare le notizie diffuse da altri account.
L’interazione fra le pubbliche amministrazioni non è più, quindi, lo sporadico scambio di “cortesie” di qualche anno fa, ma è sempre più spesso il dare corpo a una reale sinergia organizzativa, che trova la radice nell’attenzione reciproca.
Per fare un solo esempio, e guardare a “casa nostra”, nel corso del 2017, si è fatta sempre più costante l’interazione fra Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate- Riscossione.
 
Un pubblico più giovane e affamato di notizie
Anche nel 2017, i follower dell’account Twitter dell’Agenzia sono cresciuti costantemente, con un ritmo medio di 360 unità al mese.
Secondo le statistiche messe a disposizione dalle pagine analytics di questo social network, i lettori dei nostri tweet sono concentrati prevalentemente in tre classi d’età: 25-34 anni (38%), 35-44 anni (21%), 45-54 anni (22%).
In particolare, rispetto allo scorso anno sono aumentati del 14% (dal 24 al 38%) i lettori della fascia d’età fra i 25 e i 34 anni.
I contribuenti che si informano tramite Twitter hanno in comune il “bisogno” di aggiornarsi di continuo. Il 94% dei nostri lettori, rivelano le statistiche Twitter, è infatti interessato ai tweet catalogati nella categoria “Affari e notizie”.
 
I numeri e il “raddoppio” di Twitter
Nell’anno appena concluso, le visualizzazioni dei tweet dell’Agenzia delle entrate sono state 1.892.000. I picchi sono stati registrati a maggio (238.400) e a giugno (209.700), i mesi che nell’anno passato hanno più catturato l’attenzione sulla dichiarazione precompilata, anche attraverso la segnalazione delle tappe in tutta Italia de “Il Fisco mette le ruote” e degli incontri con i cittadini nei quartieri e nelle sedi istituzionali.
Il 2017 ha visto, inoltre, una svolta per questo social network. A partire dall’inizio di novembre, infatti, Twitter ha dato il via a una riforma annunciata da tempo: il raddoppio da 140 a 280 dei caratteri a disposizione per ogni singolo tweet.
Questo moltiplicarsi degli spazi di scrittura a disposizione ha consentito all’Agenzia di fornire “cinguettii” più completi ed esaustivi.
Fra i tweet più cliccati successivi alla “riforma”, troviamo, infatti, il tweet “lungo” pubblicato a metà dicembre in occasione dell’inaugurazione del nuovo sito delle Entrate (Visita il nuovo sito dell’Agenzia! goo.gl/grg1z Ricerca dinamica per servizi, contenuti su misura per categoria utenti, design da linee guida @AgidGov Direttore @ernestoruffini “Cittadini in cima alle nostre priorità, superata la logica dell’adempimento” @SogeiUffStampa), che ha raccolto circa 17mila visualizzazioni.
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