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Attualità

Evasione ed elusione "immobiliare". Vince la sinergia Territorio-Comuni

I risultati dell'attività illustrati dal direttore dell'Agenzia durante un'audizione presso la Camera dei deputati


E' di 933 milioni di euro l'incremento complessivo delle rendite catastali e dei redditi dominicali registrato negli ultimi due anni, frutto dell'attività di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale immobiliare messa in campo da Agenzia del Territorio e Comuni. Obiettivo, individuare immobili mai dichiarati al catasto o con rendite minori al loro effettivo valore di mercato.

E' quanto evidenziato da Gabriella Alemanno, direttore dell'Agenzia del Territorio, durante l'audizione che si è svolta oggi presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati sul tema del decentramento dell'attività catastale ai Comuni.

Il patrimonio informativo dell'Agenzia
Il direttore del Territorio, nel corso dell'audizione, ha descritto i punti cardine della banca dati catastale, divisa in quattro settori interamente informatizzati e correlati tra loro: censuario del Catasto terreni, censuario del Catasto edilizio urbano, planimetrico, cartografico, oltre al servizio di Pubblicità immobiliare, attraverso cui è possibile effettuare la registrazione, la trascrizione e la voltura degli atti di trasferimento dei diritti reali. La Alemanno ha illustrato una serie di numeri che quantificano l'effettiva fruizione dei servizi telematici: nel corso del 2009, ad esempio, i professionisti hanno richiesto circa 65 milioni di visure catastali (censuarie e cartografiche) e 41 milioni di ispezioni ipotecarie.
Una vasta gamma di servizi, quindi, resi accessibili grazie a una capillare diffusione sul territorio nazionale costituita da 7mila punti di accesso tra strutture dell'Agenzia, sportelli gestiti direttamente dai Comuni e uffici postali che partecipano al progetto "Reti Amiche".

I numeri dell'interscambio Territorio-Comuni
Il Sistema di interscambio e il Portale per i Comuni sono i punti nevralgici dell'infrastruttura telematica di raccordo tra Agenzia e enti locali.
Il primo si basa sull'interazione tra le reti informatiche dell'Agenzia e degli enti locali e permette a questi ultimi di accedere ai dati catastali e di integrarli all'interno dei propri sistemi.
Il Portale per i Comuni, invece, consente agli enti abilitati, ma non dotati di strutture informatiche adeguate, di accedere via internet alle stesse informazioni contenute nel Sistema di interscambio.
Il direttore ha illustrato i dati dell'interscambio evidenziando che, nel corso del 2009, sono state fornite ai Comuni informazioni relative a 1 milione e 200mila denunce di variazione o accatastamento e a 1 milione e 300mila atti di trasferimento di diritti sui beni.
Il solo Portale per i Comuni, ha fornito, su richiesta, informazioni per 293 milioni di beni immobili e 700mila file cartografici.

Lungo l'iter del decentramento catastale
"L'Agenzia del Territorio" - ha sottolineato la Alemanno - "è in grado di fornire il necessario supporto a ogni possibile evoluzione del processo di decentramento".
Il direttore, dopo aver descritto l'excursus normativo che ha condotto al decentramento catastale, ha delineato il modello attuale di suddivisione e coordinamento delle competenze.
All'Agenzia del Territorio spetta la gestione unitaria della banca dati catastale e dei flussi di aggiornamento delle informazioni, l'attività di coordinamento e la responsabilità di garantire un'adeguata accessibilità dei servizi agli utenti. Agli enti locali, invece, vengano attribuite funzioni di aggiornamento e utilizzazione di atti e informazioni catastali e la partecipazione al processo di determinazione degli estimi.
Allo stato attuale, ha commentato l'Alemanno, l'attività in sinergia tra Agenzia e Comuni ha messo a segno, attraverso attività definite di "alta valenza fiscale", punti importanti nell'ambito della lotta all'evasione e all'elusione nel settore immobiliare. Dalla scoperta, ad esempio, di immobili non dichiarati, è scattata la presentazione di atti di aggiornamento catastale per oltre 518mila unità con un incremento, dall'agosto 2007 al marzo 2010, delle rendite catastali di 250milioni di euro.
E ancora, sono stati identificati oltre 872mila immobili registrati al Catasto terreni con destinazione di fabbricato rurale, ma che non possiedono più i requisiti di ruralità. I relativi accertamenti hanno condotto, al 31 marzo 2010, a un incremento delle rendite catastali di 91 milioni di euro.
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