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Attualità

Ferie d'agosto, ristrutturare non stanca

Sempre alto il gradimento per la detrazione Irpef del 36% delle spese di recupero del patrimonio edilizio

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E' stato, quello di quest'anno, l'agosto più "caldo" per le ristrutturazioni. Analizzando, infatti, la serie storica delle comunicazioni di inizio lavori dal 1998, anno della sua introduzione, al 2004, i dati del bonus sulle ristrutturazioni di agosto 2005 non sembrano affatto quelli di un mese considerato generalmente "calmo".
Con 21.166 comunicazioni pervenute al Centro operativo di Pescara (Cop) prosegue il trend di crescita e l'alto gradimento che i contribuenti italiani hanno riservato e riservano a questo incentivo fiscale.

Le 21.166 nuove comunicazioni che i contribuenti, intenzionati a usufruire della detrazione del 36 per cento dall'imposta sul reddito delle persone fisiche per i lavori di ristrutturazione e recupero edilizio, hanno trasmesso al Cop di Pescara rappresentano il miglior dato, relativo a questo mese estivo.
L'incremento rispetto agli stessi mesi del 2003 e del 2004, quando le comunicazioni furono rispettivamente 17.872 e 19.616, è stato del 18,43 per cento e del 7,90 per cento.

Il numero delle comunicazioni per i primi nove mesi dell'anno raggiunge quota 207.925, portando, così, il numero dei contribuenti che hanno fatto ricorso alle agevolazioni introdotte dall'articolo 1 della legge n. 449 del 1997 a quota 2.317.941.
A parziale spiegazione del perchè dell'ottimo dato di agosto, si potrebbe ipotizzare che l'impennata sia da imputarsi all'approssimarsi della fine dell'anno, al momento in cui, quindi, salvo una nuova proroga, verrà meno la possibilità, per i contribuenti che affrontassero interventi di ristrutturazione per la casa di abitazione, di usufruire della detrazione dall'Irpef del 36 per cento delle spese sostenute per le ristrutturazioni.

Se il dato di agosto può in parte essere imputato all'approssimarsi della scadenza delle agevolazioni, allora è bene ricordare brevemente almeno le principali condizioni che il contribuente deve rispettare per avere diritto al bonus per le ristrutturazioni.
La detrazione del 36 per cento spetta sulle spese sostenute e pagate con bonifico bancario o postale entro il 31 dicembre 2005, per la ristrutturazione della casa di abitazione o parti comuni di edifici residenziali che sono situati in Italia.
La scadenza indicata si riferisce solo alla data ultima per eseguire il pagamento, ma non vale per la conclusione dei lavori, che possono terminare anche oltre la fine dell'anno. Il limite massimo di spesa sul quale applicare la detrazione è di 48mila euro per ogni immobile sul quale vengano eseguiti interventi di ristrutturazione, manutenzione o recupero edilizio, e per ciascun soggetto che ha sostenuto la spesa.

La detrazione deve essere ripartita in dieci anni; fanno eccezione i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2005 avranno compiuto 75 o 80 anni, per i quali la detrazione potrà essere suddivisa, rispettivamente, in cinque o tre annualità.
Trattandosi di una vera e propria detrazione e non di un rimborso, va ricordato che è possibile detrarre, per ogni anno, la quota spettante nei limiti dell'Irpef dovuta per l'anno in questione.
In altre parole, se la porzione annuale detraibile è superiore all'imposta trattenuta o da pagare, l'eccedenza non può essere richiesta a rimborso e neanche portata in diminuzione dell'imposta dovuta per l'anno successivo.

Possono usufruire del bonus del 36 per cento non solo i proprietari degli immobili, ma anche tutti coloro che sull'immobile vantano un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione) o lo occupano a titolo di locazione o comodato. Condizione per avere diritto all'agevolazione è che sostengano le spese di ristrutturazione e siano assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche.

Quando l'immobile sul quale sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione o recupero è ceduto (compravendita o donazione) oppure cade in successione e ancora non sono trascorsi i cinque o dieci anni per i quali si ha diritto alla detrazione, le quote non ancora godute si trasferiscono al nuovo proprietario, al donatario e, in caso di successione, agli eredi.
La stessa cosa non avviene nel caso di cessazione dello stato di locazione o comodato, perché il diritto alla detrazione resta in capo all'inquilino o al comodatario che ha eseguito i lavori per i quali ha chiesto di usufruire del bonus del 36 per cento.

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