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Attualità

In Francia l'evasione si batte con l'investigazione (4)

La programmazione dei controlli, suffragata da informazioni, permette una repressione penale delle frodi più gravi

A livello nazionale, l’attività di analisi e ricerca è svolta dalle brigate d’inchieste economiche, che prestano assistenza tecnica alla polizia e trasmettono alla Direzione generale delle Imposte tutte quelle informazioni utili suscettibili di seguito fiscale.

In Francia il fisco punta sulla qualità (3) La complessità crescente delle frodi complica la loro scoperta se ci si basa sulle tradizionali procedure di verifica contabile o di esame in contraddittorio della situazione fiscale personale. Una buona programmazione dei controlli, invece, suffragata da adeguate informazioni, può dare luogo ad una repressione anche penale delle frodi più gravi. A livello nazionale, l’attività di analisi e ricerca è svolta dalle brigate d’inchieste economiche, che prestano assistenza tecnica alla polizia e trasmettono alla D.G.I. le informazioni suscettibili di seguito fiscale. Attualmente, 50 ispettori delle imposte sono a disposizione dei servizi di polizia giudiziaria, sia a Parigi sia presso gli uffici regionali in cui sono costituiti appositi gruppi d’inchieste economiche.

Dal centro all’azione locale
A livello regionale, le brigate di studi e programmazione contribuiscono al miglioramento della programmazione dei controlli fiscali di tutta la zona geografica, con compiti di orientamento della ricerca, attraverso banche dati di altri enti ed istituzioni, e di valorizzazione delle informazioni acquisite localmente. Studiano i settori socio-professionali e le zone geografiche "sottoverificate", diffondono le procedure per la scoperta delle frodi mediante la pubblicazione di monografie tematiche e intervengono nel coordinamento della politica regionale di ricerca. A livello locale, gli strumenti più proficui per attingere informazioni finalizzate alle verifiche fiscali sono le inchieste e i controlli incrociati, che trovano il loro fondamento giuridico nella legge di procedura fiscale.

Lo svolgimento delle inchieste
Comprendono tre tipi di indagine: ricerche puntuali su un dato contribuente, investigazioni d’insieme su di un tema e studi documentari di una situazione di fatto, come l’organizzazione di una società o le caratteristiche di un settore di attività. Le fonti d’innesco sono generalmente interne alla direzione generale delle imposte: fascicoli dei contribuenti, sistema informatico, archivi delle imposte locali, estratti di atti, anche se, talvolta, prendono spunto da fonti esteriori, quali documentazione professionale o sondaggi commissionati da imprese, banche o altre amministrazioni. Lo scopo è arricchire o convalidare segnalazioni pervenute al servizio su un contribuente, su un gruppo di contribuenti o su un settore socio-professionale su una frode o una pratica commerciale non corretta. La modalità di svolgimento varia da un’investigazione non formalizzata, come analisi della stampa, consultazione di banca dati o contatti diretti con altre fonti, all’esercizio di prerogative previste dalla legge: diritto di comunicazione, diritto di visita e di sequestro. Grazie al diritto d’inchiesta si possono constatare le violazioni alle regole di fatturazione a cui sono tenuti i soggetti Tva, mediante interventi a sorpresa nei locali sede di attività professionali o d’impresa, per esaminare i documenti contabili ed extra contabili collegati con la fatturazione ed eventualmente per ispezionare la merce.

I controlli incrociati
Si parte da una ricerca metodica su una categoria di soggetti predeterminata, ad esempio i clienti o i fornitori di un’impresa, per poi confrontarne i risultati con altri dati, quali compatibilità con i fascicoli dei clienti o dei fornitori, con lo scopo di scoprire eventuali incoerenze o omissioni e smascherare contribuenti in errore o addirittura sconosciuti dal sistema. Le operazioni sono programmate partendo dalla scelta di un tema e la messa a punto di una metodologia, con l’aiuto di informazioni diffuse dalla direzione nazionale d’inchieste fiscali, che riveste un ruolo molto importante nella deterrenza dei sistemi di frode o di evasione più complessa. All’interno della Dnef operano due "brigate", quella nazionale d’investigazione, che esegue ricerche e trasmette informazioni destinate alla programmazione delle verifiche fiscali e quella d’intervento interregionale, che lotta contro le attività clandestine e le frodi, mediante ispezioni, perquisizioni e sequestri. I controlli incrociati sono effettuati sia a livello dipartimentale che a livello regionale, su un tema preciso o per un’operazione mirata o nel quadro di una investigazione d’insieme su un settore socio economico; spesso è posta in essere un’azione combinata tra controlli incrociati, inchieste e visita e sequestro. L’appoggio strategico delle brigate di controllo e di ricerca, che interviene in verifica su un punto particolare (omessa fatturazione, rilevazione delle vendite o degli acquisti), facilita la scoperta della frode. In base alle difficoltà incontrate nel corso del controllo, il verificatore può consultare la documentazione della Dnef (guide settoriali, fascicoli tecnici, rassegne stampa, archivi di procedure anti-frode, documentazione sui paradisi fiscali) e i collegamenti con altri enti o istituzioni, come le Dogane, la Polizia e gli organi giurisdizionali.

Le brigate di controllo e di ricerca
Operano presso le 107 direzioni dei servizi fiscali, ricercando informazioni propedeutiche alla programmazione delle verifiche, preparando le strategie per i verificatori e partecipando con le brigate d’intervento interregionale alle procedure di ispezione, perquisizione e sequestro. La ricerca preliminare delle prove materiali di frodi gravi in materia di imposte dirette e di Tva serve a motivare la richiesta di autorizzazione al presidente del Tribunale per ispezionare i locali professionali e domestici, sempre alla presenza di un ufficiale di polizia giudiziaria che sovrintende alle operazioni. Se il sequestro di documenti avviene nelle forme prescritte dal codice di procedura penale, essi sono opponibili al contribuente nel corso della verifica fiscale. Gli agenti della brigata di controllo e di ricerca, dopo aver selezionato le imprese da verificare, collaborano con i verificatori per fornire loro documentazione o guide metodologiche e per controllare le rimanenze di merci, rilevare i prezzi di vendita o calcolare il margine lordo di guadagno.

Le verifiche contabili
Sono le più praticate: possono avere ad oggetto soltanto persone obbligate alla tenuta delle scritture contabili, ovvero artigiani, commercianti, esercenti professioni liberali, agricoltori e tutti i tipi di società. La verifica si esegue nella sede dell’attività o presso lo studio del commercialista e raramente anche in ufficio. Lo svolgimento è analogo a quello delle nostre verifiche, mediante il riscontro della dichiarazione presentata con le scritture contabili e l’incrocio di queste ultime con le fatture emesse e quelle ricevute. Il contribuente può farsi assistere da un esperto contabile a sua scelta. Il processo verbale conclusivo è già un atto di accertamento, in quanto viene notificato alla parte nella forma di proposta di rettifica. Nei trenta giorni successivi alla notifica il contribuente può rispondere, esprimendo le sue osservazioni e contestazioni, ed eventualmente integrando la documentazione. Se la rettifica è confermata, si passa direttamente alla riscossione delle maggiori imposte dovute e delle relative sanzioni.
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