Internal auditing nell'Amministrazione, esperienze a confronto
Agenzie fiscali e Inps discutono di controlli ispettivi e Risk management

L'evento è stato organizzato dall'Agenzia delle entrate, insieme con Inps e Agenzia del territorio, le tre amministrazioni che hanno ultimato con successo il processo di trasformazione dal sistema dei controlli interni, introducendo le tecniche di risk management.
Giuseppe Cerasoli, segretario generale e responsabile del comitato per il settore della PA dell'Aiia (Associazione italiana internal auditors) ha moderato il dibattito, sottolineando in apertura la significativa attualità della "questione morale" nel Paese. Con l'esperienza concreta presentata dall'Inps, hanno preso l'avvio le relazioni vere e proprie: Raffaello Marchi, responsabile internal audit dell'istituto, ha illustrato un bilancio positivo sull'attività svolta "non soltanto sul versante della valutazione e del monitoraggio, ma anche su quello della consulenza".
L'attività dell'Audit all'Inps ha preso il via appena un anno e mezzo fa e "i risultati - ha continuato Marchi - sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione con l'Agenzia delle entrate".
Il convegno è andato avanti con l'intervento di Francesco Fiumanò, direttore centrale Audit dell'Agenzia del territorio, che ha illustrato l'impegno dell'Amministrazione nella valutazione del rischio all'interno dell'organizzazione attraverso l'analisi di due processi: quello di front office e quello di gestione del personale.
L'incontro si è concluso con la relazione di Salvatore di Giugno, direttore Audit e Sicurezza dell'Agenzia delle entrate. Di Giugno ha ricordato che l'Audit in Agenzia è partito nel 2002, affermandosi come uno strumento flessibile che può quindi adattarsi alla realtà di qualsiasi organizzazione. Al centro dell'attività di Audit dell'Agenzia, continua il direttore, esistono tre macroaree d'intervento: prevenzione dei rischi inseriti nell'attività istituzionale, i controlli di regolarità amministrativo-contabili e la sicurezza interna ed esterna dell'Amministrazione.
Di Giugno ha inoltre sottolineato che la grande innovazione è costituita dal passaggio da un controllo ex post (vecchio sistema ispettivo) a un controllo in itinere, con una particolare attenzione alla prevenzione del rischio. Proprio in merito all'attività preventiva, Di Giugno ha rilevato che "l'attività preventiva a volte non basta, i processi dell'Agenzia presentano una complessità ricca di rischi di varia natura, quindi è necessario attivare strutture specializzate al contrasto, valutando con attenzione il problema della frode e sviluppando il Froud Auditing con funzionari specializzati nell'intercettare le frodi perpetrate all'interno di un'organizzazione". Inoltre, ha segnalato che, rispetto al passato, l'Agenzia incrementerà quest'anno i controlli sulla regolarità amministrativa-contabile.
Dopo il convegno è partita una tavola rotonda, coordinata da Giuseppe Donza, docente dell'Università di Pisa, finalizzata al confronto tra rappresentanti delle amministrazioni che hanno maturato esperienze e di quelle in procinto o interessate ad introdurre le tecniche di Risk management, tra gli argomenti discussi anche le possibili sinergie tra Internal Auditing e Civic Auditing.