L’accordato lasciapassare, in sostanza, consente di ampliare l’ambito di applicabilità dell’agevolazione già prevista per gli investimenti nelle start-up innovative.
Ai fini degli sconti fiscali, le Pmi interessate devono:
- essere costituite come società di capitali, anche in forma cooperativa
- non essere quotate in un mercato regolamentato (con l’eccezione della quotazione in una piattaforma multilaterale di negoziazione, come l’Aim, il mercato di Borsa italiana dedicato alle Pmi)
- aver certificato il loro ultimo bilancio
- presentare un chiaro carattere innovativo.
- volume di spesa in ricerca e sviluppo in misura almeno pari al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione
- forza lavoro costituita, in una quota pari ad almeno 1/3 del totale, di titolari di laurea magistrale, oppure, in una quota pari ad almeno 1/5 del totale, da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori
- titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie, di almeno una privativa industriale, o di un software registrato.
Guadagnato il sì della Ue, la misura agevolativa, per la piena attuazione, attende soltanto l’emanazione di un decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico.