
Il ruolo dell’Italia
L’Italia partecipa attivamente alle attività Iota sin dal 2006, anno in cui è diventata membro effettivo, grazie all’impegno dei delegati dell’agenzia delle Entrate e degli altri organi fiscali italiani che forniscono il proprio contributo alle attività tecniche dell’organizzazione (area group, seminari, workshop, forum). Ciò permette, da un lato, di dare sempre più visibilità all’Amministrazione fiscale italiana, che si contraddistingue spesso per le proprie esperienze di eccellenza, promuovendone l’immagine e le attività in ambito internazionale, dall’altro, di allargare notevolmente i contatti e rafforzare i rapporti con le altre Amministrazioni, in un contesto, quello internazionale appunto, sempre più determinante e fondamentale per tutte le attività di gestione dell’Amministrazione tributaria.
Le origini storiche di Iota
Iota è un’organizzazione non governativa nata nel 1996, con sede a Budapest (Ungheria), che raggruppa ad oggi ben 41 Paesi “europei” (dal Portogallo all’Azerbaijan) più un membro associato (la Giordania), e che fornisce supporto per il miglioramento dell’amministrazione e della cooperazione fiscale tra i Paesi membri. Nata come punto di riferimento delle Amministrazioni tributarie dell’area baltica e dell’Europa centro-orientale, con gli anni l’organizzazione si è sempre più allargata, anche a seguito degli ulteriori sviluppi storici e politici dell’area, con l’obiettivo di diventare leader nella discussione di pratiche di amministrazione tributaria nell’intera Europa. Allo stesso tempo, Iota collabora attivamente con diverse organizzazione internazionali e regionali che forniscono assistenza tecnica alle amministrazioni fiscali a livello mondiale, in particolare: la Commissione europea, l’Ocse, la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale, il Centro interamericano di amministrazione tributarie (Ciat).