Il costo del lavoro rappresenta, pertanto, il limite massimo delle deduzioni fruibili, per cui, nell'ipotesi in cui tale limite venga superato, l'importo delle deduzioni complessivamente ammesse (qualunque sia la tipologia di deduzione) potrà essere riconosciuto fino a concorrenza del costo del lavoro sostenuto.
La nuova sezione "deduzioni per lavoro dipendente" del modello Irap 2008 prevede l'indicazione di alcuni dati che permettono il rispetto del limite massimo di deducibilità sopra citato.
Il primo dato è rappresentato dalle retribuzioni, oneri e spese relative ai dipendenti per i quali si fruisce di una o più deduzioni Irap e va indicato nel primo rigo della sezione.
Al contribuente viene chiesto di indicare il numero dei dipendenti per i quali fruisce:
- della deduzione dei contributi assicurativi (ammessa per tutti i dipendenti)
- delle deduzioni (forfetaria e contributi previdenziali) che rientrano nella riduzione del cuneo fiscale (ammesse in alternativa a quelle già in vigore prima della Finanziaria 2007)
- delle deduzioni previgenti (fruibili in alternativa rispetto a quelle relative alla riduzione del cuneo fiscale).
A questo punto occorre:
- riportare le singole deduzioni nei righi corrispondenti
- calcolare la somma di tali deduzioni (da considerare, al momento, solo "teoriche" o "potenziali" in quanto non si tiene ancora conto delle eccedenze indeducibili)
- determinare, per ogni singolo dipendente, l'eventuale eccedenza delle deduzioni rispetto alle retribuzioni e agli altri oneri e spese a carico del datare di lavoro, e riportare la somma nell'apposito rigo sotto indicato.
Per determinare la somma di tali eccedenze, occorre procedere al calcolo, per ogni dipendente, della differenza tra le deduzioni e la retribuzione, oneri e spese a carico del datore di lavoro. Non è sufficiente operare la differenza tra il dato "per massa" riportato nel primo rigo della sezione e la somma delle deduzioni "potenziali" o "teoriche" di tutti i dipendenti, in quanto la disposizione normativa impone un calcolo per singolo dipendente.
Occorre inoltre considerare che non tutte le deduzioni per lavoro dipendente vanno fruite nel limite della retribuzione sostenuta. Infatti, l'"ulteriore" deduzione per incremento occupazionale (articolo 11, commi 4-quinquies e 4-sexties, Dlgs 446/1997) può essere goduta anche per un importo superiore.
Si supponga che un datore di lavoro abbia 2 dipendenti, con retribuzioni pari a 14.000 e 18.000 euro, per i quali fruisce delle seguenti deduzioni:
Dipendente 1
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Dipendente 2
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Retribuzioni |
14.000
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18.000
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Deduzioni |
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Contributi assicurativi |
2.000
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3.000
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Deduzione forfetaria |
10.000
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Contributi previdenziali |
3.000
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Deduzione di 2.000 euro fino a 5 dipendenti |
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2.000
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Deduzione base |
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15.000
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Ulteriore deduzione |
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30.000
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Totale deduzioni |
15.000
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50.000
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Eccedenze indeducibili |
1.000
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2.000(1)
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(1) in quanto non si considera l'ulteriore deduzione di 30.000
Per il primo dipendente, l'eccedenza sarà pari al totale deduzioni (15.000) meno la retribuzione di 14.000, quindi 1.000.
Nel caso del secondo dipendente, l'eccedenza sarà invece pari a 2.000 euro, dati dalla differenza tra 20.000 (ovvero la somma di tutte le deduzioni con l'eccezione della "ulteriore" deduzione per incremento occupazionale) e la retribuzione di 18.000.
La sezione "deduzioni per lavoro dipendente" va così compilata:
Il totale deduzioni per lavoro dipendente (62.000 euro) terrà conto non solo della eccedenza di 3.000 (indeducibile) ma anche della "ulteriore" deduzione per incremento occupazionale pari a 30.000 euro.