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Attualità

In Irlanda è boom delle entrate fiscali e chi evade finisce su Internet

La tassazione è notoriamente generosa con i contribuenti ma Dublino accentua il rigore con chi non è in regola

irlanda
L’anno passato i controlli del fisco sono stati 251mila, contro i 189mila del 2006. Recuperati quasi 700 milioni di euro. Ma la novità è la pubblicazione con cadenza ciclica da parte dell’Amministrazione finanziaria dei dati personali di chi non è in regola con il pagamento d’imposte e tasse. Niente sconti a chi evade, parola del fisco irlandese, impegnato da almeno un triennio nel contrastare attivamente l’estendersi di fenomeni e di pratiche di evasione fiscale che mettono a rischio le risorse necessarie al finanziamento di sussidi sociali, pensioni e servizi relativi a educazione e sanità. In pratica, come più volte confermato dall’Esecutivo in carica, non c’è spazio per l’evasione che drena ricchezza e lascia in rosso i conti del welfare. Immediata la risposta dell’Amministrazione fiscale della Tigre Celtica, che registra risultati da primato, trimestre dopo trimestre, in tema di lotta all’evasione. L’ultimo dato diffuso recentemente segnala infatti un incremento storico dei controlli che nel 2007 sono stati 251mila, ovvero il 33 per cento in più rispetto ai 189mila del 2006. Un impegno che ha garantito all’erario di recuperare all’incirca 700 milioni d’imposte aggiuntive da indirizzare sui capitoli caldi dei servizi sociali, la cui domanda non dà segni di raffreddamento.

Più controlli, più entrate
L’incremento nel numero e nella rigorosità dei controlli e degli accertamenti effettuati dal fisco irlandese nel 2007 ha contribuito, secondo molti osservatori, a ridare impulso al gettito complessivo delle entrate fiscali. Il risultato è che, nonostante la bassa tassazione in vigore, fra imposte, tasse e tributi è stata raggiunta la cifra record di oltre 47 miliardi di euro. Nel 2006, l’incasso del fisco aveva oltrepassato la soglia dei 45 miliardi di euro.

Da Iva e persone fisiche il contributo maggiore
L’impulso più significativo alla corsa delle entrate fiscali non deriva, come alcuni esperti avevano pronosticato, dall’impennarsi del gettito dell’imposta che pesa sui bilanci delle società: piuttosto il contributo maggiore all’aumento delle entrate fiscali va ricondotto alla crescita parallela del gettito dell’Iva e dell’imposta sui redditi delle persone fisiche. In pratica, gli irlandesi sono più ricchi, il loro salario medio sale e, al medesimo tempo, crescono anche i consumi. Anche in Irlanda, infatti, la busta della spesa assomiglia sempre più, ormai, a quella dei Paesi di più antica e radicata ricchezza, tra i quali, per esempio, la Gran Bretagna.Il gettito derivante dall’imposta sui profitti, invece, contrariamente alle attese e alle stime iniziali, non si muove in avanti, anzi, tende a reclinare, riducendosi di circa 300 milioni di euro. E questo nonostante la generosità del fisco irlandese riguardo i bilanci delle imprese sia piuttosto nota e ben strutturata nel sistema internazionale, tanto che il flusso delle aziende che prediligono il mercato irlandese e decidono di spostare i loro quartier generali da Londra a Dublino procede inarrestabile, senza mostrare né indecisioni né rallentamenti. Insomma, la Tigre Celtica continua a sedurre e ad attrarre senza sosta. Al dunque però resta il fatto che la spinta maggiore al crescere delle entrate fiscali sembra derivare soprattutto dai redditi da lavoro, che aumentano nel loro livello medio, e dal correre dei consumi.



Andamento delle Entrate fiscali irlandesi, disaggregato per singola voce d’imposta, nel periodo 2006-‘07.
(i valori riportati nel grafico sono espressi in miliardi di euro).
Fonte: Amministrazione fiscale irlandese


In rete i profili personali degli evasori
Ma la novità che suscita attenzione e riflessione in molti osservatori, soprattutto non irlandesi, sono le modalità, i tempi e le procedure che da diversi anni consentono all’Amministrazione fiscale di Dublino la pubblicazione con cadenza ciclica dei dati personali di chi non è in regola con il pagamento d’imposte e tasse. In pratica, i data base reperibili sul web mostrano nome, cognome, domicilio, professione e ammontare della sanzione che i numerosi Mr. Smith (da noi sarebbero signor Rossi), i contribuenti inadempienti cioè, che attualmente risultano oltre 400, devono apprestarsi a versare per far pace con il fisco.
Nella tabella che segue, ricavata dal sito internet dell’Amministrazione fiscale irlandese, alcuni esempi reali.





Tutte le categorie, senza differenze sostanziali, sono ben rappresentate nell’elenco e i nominativi sono ripartiti per tipologia d’imposta evasa o per l’adempimento che attende ancora una risposta. Fra l’altro, nella lista nera del fisco non manca qualche riferimento all’Italia, anche se indiretto. Vedi il caso per esempio del “Bellini Italian Restaurant LTD” e di “Da Roberta Restaurant LTD”, tra i ristoranti sanzionati per non risultare in possesso della licenza per la vendita dei liquori. La sanzione che devono versare? Piuttosto modesta, soltanto 632,5 euro. Nulla a che vedere con gli oltre 15mila euro che invece dovrà versare Mr. McReynolds, attivo a Dublino nel ramo delle costruzioni.
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