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Attualità

Jersey e Paesi Bassi ok allo scambio di informazioni

L’accordo firmato il 20 giugno è stato sottoscritto sulla base del mutal agreement on exchange of information

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Elaborato dal Working Group on effective exchange of information, è composto dai rappresentanti dei Paesi membri Ocse e dai delegati provenienti da Aruba, Bermuda, Bahrain, Cayman, Cipro, Isola di Man, Malta, Mauritius, Antille olandesi, Seychelles e San Marino. Jersey e i Paesi Bassi hanno firmato lo scorso 20 giugno un accordo relativo allo scambio di informazioni, sulla base del mutal agreement on exchange of information elaborato dal Working Group on effective exchange of information, composto da rappresentanti dei Paesi membri Ocse nonché da delegati provenienti da Aruba, Bermuda, Bahrain, Isole Cayman, Cipro, Isola di Man, Malta, Mauritius, Antille olandesi, Seychelles e San Marino.

L’Ocse e lo scambio di informazioni
L’Ocse ha infatti riconosciuto ormai da alcuni anni grande importanza allo scambio di informazioni, la cui mancanza (o impossibilità) è riconosciuta anche come criterio atto ad identificare i paradisi fiscali (tax heaven) e i regimi fiscali potenzialmente dannosi. Tale issue è stata affrontata per la prima volta nei lavori dell’Oecd Global Forum on Taxation, tenutosi a Berlino il 3-4 giugno 2004, che si sono conclusi con la pubblicazione di un report intitolato "A process for achieving a global level playing field". Tale rapporto ha costituito un’evoluzione dei principi enunciati durante il meeting di Ottawa del 2003, che aveva sottolineato l’esigenza di sviluppare un global playing field anche con riferimento alla trasparenza e allo scambio di informazioni. Il gruppo di lavoro L’importanza di tale issue aveva portato alla creazione di gruppo di lavoro denominato Sub- Group on Level Playing Field Issues, i cui compiti potevano erano stati cosi sintetizzati: "in developing proposals, the members of the Sub-Group were guided by the objective of the global level playing field: to achieve high standards of transparency and information exchange in a way that is fair, equitable and permits fair competion between all countries, large and small, OECD and non- OECD".

Il Global Forum di Melbourne
I primi risultati di tale processo di convergenza sono stati discussi nel corso del Global Forum tenutosi a Melbourne lo scorso 15-16 novembre 2006; dai lavori è emerso che: 80 dei Paesi coinvolti nel processo contemplano nei propri ordinamenti procedure che consentono lo scambio di informazioni al verificarsi di determinate condizioni; 65 dei Paesi coinvolti nel processo hanno in essere procedure che consentono lo scambio di informazioni anche in presenza di illeciti penali; di questi paesi la maggior parte non richiede quale condizione per rispondere alla richiesta ed inviare le informazioni l’esistenza di un interesse nazionale (domestic tax interest); 73 dei Paesi coinvolti nel processo sono in grado di fornire informazioni bancarie in presenza di reati penali; 53 dei Paesi coinvolti nel processo sono in grado di fornire informazioni bancarie a fini fiscali; tutti i Paesi che prevedono lo scambio di informazioni hanno posto in essere contemporaneamente meccanismi che garantiscono la riservatezza delle informazioni ricevute; 74 dei paesi coinvolti nel processo prevedono la possibilità di acquisire le informazioni relative ai rapporti di controllo, mentre in 45 paesi è possibile ottenere tali informazioni con riferimento alle società di persone. Un numero sempre crescente di Stati membri consente l’accesso alle informazioni relative al "beneficiario effettivo" dei pagamenti di dividendi, interessi e royalties; 74 dei Paesi coinvolti nel processo contemplano l’obbligo di conservazione della documentazione contabile; dei 53 Paesi che hanno una legislazione ad hoc sui trusts, 43 prevedono la conservazione dei libri contabili relativi ai beni costituiti in trust.

Il Report del 2006
I progressi ottenuti nello scambio di informazioni sono stati successivamente documentati nel report pubblicato il 29 maggio 2006 ed intitolato "Tax Cooperation: toward a global level playing field – 2006 assessment by the Global Forum on Taxation". A oggi sono 33 gli ordinamenti ancora impegnati a garantire il raggiungimento della trasparenza e dell’effettivo scambio di informazioni. In particolare: Anguilla; Antigua e Barbuda; Antille olandesi; Aruba; Bahamas;Bahrain; Belize; Cipro; Domenica; Gibilterra; Grenada; Guernsey; Isole Cayman; Isola di Man; Isole Turks e Caicos; Isole Vergini americane; Isole Vergini Britanniche; Jersey; Malta; Maurititius; Montserrat; Nauru; Niue; Panama; Samoa; San Marino; Seychelles; St. Lucia; St. Kitts e Nevis; St. Vincent e Grenadines; Vanuatu. A oggi, oltre all’accordo tra Jersey e Olanda, sono stati siglati i seguenti accordi: Antille olandesi – Nuova Zelanda (1° marzo 2007); Australia – Antille olandesi (1° marzo 2007); Antigua e Barbuda – Australia (31 gennaio 2007); Australia – Bermuda (15 novembre 2005); Isola di Man – Olanda (12 ottobre 2005); Aruba – Stati Uniti (21 novembre 2003); Jersey – Stati Uniti (4 novembre 2002); Isola di Man – Stati Uniti (2 ottobre 2002); Guernsey - Stati Uniti (19 settembre 2002); Antille olandesi – Stati Uniti (17 aprile 2002); Isole Vergini britanniche – Stati Uniti (3 aprile 2002); Isole Cayman – Stati Uniti (27 novembre 2001); Antigua e Barbuda – Stati Uniti (6 dicembre 2000); Bahamas- Stati Uniti (25 gennaio 2000).
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