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Attualità

Linguaggio amministrativo al vaglio della Crusca: c’è anche l’Agenzia

L’Amministrazione fiscale è protagonista da più di un decennio della guerra dichiarata al burocratese

vignetta: coda allo sportello delle tasse
L’Agenzia delle Entrate ha raccontato la sua esperienza di semplificazione del linguaggio amministrativo al convegno “La redazione degli atti amministrativi: linguisti e giuristi a confronto”, svoltosi stamattina nel suggestivo scenario di Villa Medicea a Firenze.
 
L’evento, organizzato dall’Accademia della Crusca e dal Cnr - Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica, sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica, è stato un’occasione per discutere sulla qualità redazionale dei documenti della Pubblica amministrazione e per presentare la Guida alla redazione degli atti amministrativi. Regole e suggerimenti, redatta da un gruppo di esperti delle più importanti Università italiane.
 
L’Agenzia delle Entrate da più di un decennio è protagonista in questo percorso di semplificazione del linguaggio amministrativo, dapprima con la redazione del Manuale di scrittura amministrativa, in collaborazione con il dipartimento di Studi italianistici dell’Università di Pisa, poi con un percorso formativo rivolto a tutto il personale, che solo nel 2011 interesserà oltre mille dipendenti.
 
Una “guerra” al burocratese che non riguarda solo atti interni, ma soprattutto i documenti e la modulistica rivolta alla collettività. Riduzione del numero di pagine, uso di un linguaggio chiaro e diretto, abbattimento di costi e di tempi, rappresentano una garanzia del corretto operato dell’Agenzia delle Entrate, per un fisco sempre più a misura di contribuente.
 
“Quella della semplificazione del linguaggio amministrativo – ha dichiarato Antonio Campanella, responsabile della comunicazione interna e della formazione dell’Agenzia delle Entrate – è una sfida che presuppone un cambiamento culturale su cui la nostra amministrazione si concentra ormai da diversi anni, nella consapevolezza che la nostra comunicazione incide più di altre nella sfera privata del cittadino, a livello giuridico ma anche pratico. Oltre che informare, prescrive, rileva, sanziona, produce cioè una serie di effetti pratici nella vita dei cittadini. Questo ci impone di trattare il confine della scrittura con estrema attenzione, adottando ogni impegno possibile perché le comunicazioni risultino chiare, comprensibili, efficaci”.
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