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Attualità

Linguaggio chiaro e semplificazione i punti di forza del rinnovato 730

Nei contenuti debutta, fra gli altri, la cedolare secca per le locazioni delle abitazioni in provincia dell’Aquila


Più facile leggere e compilare la dichiarazione dei redditi. In attesa dell’annunciata semplificazione del sistema tributario, l’Agenzia anticipa quella dei modelli: veste rinnovata, linguaggio chiaro e divulgativo, schede di sintesi di immediata comprensione.

Questi i principali ritocchi apportati al 730/2011, da oggi on line in bozza.
 
Per quanto riguarda le novità determinate da interventi normativi, vediamo cosa cambia nel  frontespizio e nei singoli quadri.

Frontespizio
Scompare la sezione dedicata al domicilio per la notificazione degli atti (articolo 38, comma 4, Dl 78/2010).
Eliminata anche la casella “Casi particolari addizionale regionale”: la regione Veneto per il 2010 estende a tutti i contribuenti l’aliquota dello 0,9 per cento.
 
Quadro B
Trova spazio la colonna riservata all’opzione per l’applicazione della cedolare secca sulle locazioni degli immobili situati nella provincia dell’Aquila (colonna 8 dei righi da B1 a B8). Si ricorda, infatti, tra le disposizioni in favore dei territori interessati dal sisma, l’introduzione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef, con aliquota del 20%, per il reddito derivante dalle locazioni di immobili ad uso abitativo regolate da contratti stipulati tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di un’impresa, arte o professione e alle particolari condizioni previste dagli accordi definiti in sede locale tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini.
 
Quadro C
Prorogata l’agevolazione per le somme legate a incrementi di produttività (imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali pari al 10%, nel limite di 6mila euro lordi). Confermata per il 2010 anche la detrazione sul trattamento economico accessorio per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso, per un’importo massimo di 149,5 euro.
 
Quadro E
Anche per il 2010 spetta la detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie (righi da E33 a E36) e del 55% per le spese relative a interventi finalizzati al risparmio energetico di edifici esistenti, come la sostituzione di impianti di climatizzazione, finestre e infissi, l’installazione di pannelli solari (righi da E38 a E40).
Fra le modifiche apportate al quadro, quelle relative alla scomparsa del “bonus arredi” e alla mancata conferma delle detrazioni per le spese di autoaggiornamento dei docenti e quelle per l’abbonamento ai servizi di trasporto pubblico.
 
Quadro F
Inserita una sezione ad hoc per recuperare il credito derivante dall’assoggettamento a imposta sostitutiva dei compensi erogati per gli incrementi di produttività o per lavoro straordinario negli anni 2008 e 2009.
Altra novità del quadro F è rappresentata dalla presenza di due campi relativi all’addizionale comunale, uno per il saldo 2010 l’altro per l’acconto 2011, per indicare un’aliquota agevolata, in caso di particolari condizioni soggettive non desumibili dalla dichiarazione.
Scompare, invece, la colonna “eccedenza acconto Irpef compensata nel modello F24”, in quanto relativa al differimento dell’acconto Irpef previsto per il 2009, non anche per il 2010.
 
Quadro G
Molte le novità per i crediti d’imposta.
In materia di previdenza complementare, in caso di anticipazioni successivamente reintegrate è riconosciuto un credito d’imposta pari all’importo pagato al momento della fruizione dell’anticipazione stessa (articolo 11 , comma 8, Dlgs 252/2005): con l’inserimento della sezione II, rigo G3, si potranno indicare l’anno dell’anticipazione, l’importo del reintegro e l’ammontare del credito stesso.
Integrata la sezione IV relativa ai crediti d’imposta per la ricostruzione delle abitazioni in Abruzzo distrutte dal sisma del 2009. Sono stati inseriti nei righi G5 e G6 i campi per indicare il numero della rata utilizzata dal contribuente per il 2010 e, nel solo rigo G5 (credito spettante per l’abitazione principale), un campo per riportare l’importo residuo del credito dell’anno precedente.
Debutta, infine, la sezione VI, rigo G8, per il credito d’imposta in materia di mediazioni. Ai contribuenti che corrispondono l’indennità ai soggetti abilitati al procedimento di mediazione, è riconosciuto un credito d’imposta di massimo 500 euro. Il ministero della Giustizia, entro il 30 maggio 2011, comunica al contribuente l’ammontare del credito che andrà indicato nella nuova apposita sezione.
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