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Attualità

Lotta all'evasione, Comuni sempre più protagonisti

Si rafforza la collaborazione fra gli enti locali e l'agenzia delle Entrate

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I Comuni segnalano all'agenzia delle Entrate eventuali situazioni rilevanti per la determinazione sintetica del reddito di cui siano a conoscenza. Lo prevede l'articolo 83 del Dl 112/2008 (disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), decreto che, fra le altre disposizioni, rilancia proprio il ruolo dei Comuni quali interlocutori privilegiati dell'Amministrazione finanziaria nella lotta all'evasione fiscale. Il tutto nell'ambito, peraltro, di un piano straordinario di controlli da attuarsi nel triennio 2009-2011, con i criteri valevoli ai fini della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche di cui all'articolo 38 del Dpr 600/73.

La collaborazione Fisco-Comuni
E' stato il Dl 203/2005 a definire le nuove regole per coinvolgere i Comuni nell'attività di accertamento. Nel testo normativo del decreto legge è espressamente previsto che "Per potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale, in attuazione dei principi di economicità, efficienza e collaborazione amministrativa, la partecipazione dei comuni all'accertamento fiscale è incentivata mediante il riconoscimento di una quota pari al 30 per cento delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo, a seguito dell'intervento del comune che abbia contribuito all'accertamento stesso".

Con provvedimento direttoriale 187461/07 del 3 dicembre 2007, l'agenzia delle Entrate, d'intesa con la Conferenza Stato-città e autonomie locali, ha esplicitato le modalità tecniche attraverso le quali tale partecipazione può attuarsi.

La nuova norma
La rilevanza del "nuovo" articolo 83 del Dl 112/2008 sta nel fatto che, in merito all'alleanza Fisco-Comuni ai fini della lotta all'evasione, nessun limite è posto alla collaborazione fra gli enti locali e l'agenzia delle Entrate.
Pertanto, è fondato ritenere che la partecipazione dei Comuni non subisca limitazioni di sorta in ordine alla tipologia di accertamento da porre in essere, che, quindi, può essere ordinario, parziale, sintetico eccetera.

L'attuale situazione in materia di partecipazione dei Comuni all'accertamento prevede, inoltre, che gli stessi possano intervenire all'accertamento di tutti i tipi di imposte, sia dirette che indirette.
L'articolo 83 appare indispensabile dal momento che l'attuale normativa è del tutto indipendente e svincolata da quella preesistente in materia, e mai concretamente attuata, cristallizzatasi, all'epoca, nell'articolo 44 del Dpr 600/1973, rubricato "partecipazione dei comuni all'accertamento", e vincolata esclusivamente al recupero delle imposte dirette.

Da un punto di vista operativo, le circostanze rilevanti ai fini della determinazione delle situazioni comportanti maggiori redditi, di cui i Comuni possono essere più facilmente a conoscenza, in virtù del loro ruolo istituzionale di enti preposti al presidio del territorio, assumono la veste di "segnalazioni qualificate" e riguardano quelle esemplificate nel richiamato provvedimento del 3 dicembre 2007 e concernenti, in particolare, commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all'estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva.

La fattiva collaborazione dei Comuni alle attività di contrasto all'evasione fiscale viene incentivata con premi pari al 30% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo, scaturenti a seguito di detta attività di accertamento.
A tal proposito, onde consentire agli enti locali di monitorare la riscossione delle somme in questione, lo stesso articolo 83, al comma 4, prevede che con cadenza semestrale venga effettuato l'invio dell'elenco delle iscrizioni a ruolo delle somme derivanti dagli accertamenti ai quali i Comuni hanno contribuito. Uno stimolo in più per spingere gli enti a collaborare con maggiore entusiasmo, nella prospettiva di veder tramutare in incassi sonanti il frutto del loro impegno in tale attività.

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