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Attualità

La marca da bollo nell’era digitale.
Dematerializzazione a tutto tondo

Per i documenti rilasciati dalle pubbliche amministrazioni, pagamento online, con addebito in conto, carte di credito, di debito o prepagate tramite i servizi del sistema pagoPA

È l’Istituto di pagamento del sistema camerale il primo Psp (prestatore di servizi di pagamento) ad aprire i suoi canali telematici al versamento digitale dell’imposta di bollo sulle richieste presentate alle Pa e sugli atti da queste rilasciati in formato elettronico.
Operativo, quindi, il servizio “@e.bollo”, il progetto di dematerializzazione degli atti realizzato da Agenzia delle Entrate e Agenzia per l’Italia digitale (Agid), grazie al quale i cittadini potranno versare il Bollo online, con addebito in conto oppure con carta di credito, di debito o prepagata, collegandosi al sito delle amministrazioni che hanno aderito al sistema pagoPA. Successivamente, sarà anche possibile pagare direttamente presso gli intermediari abilitati la marca da bollo digitale per le richieste e i relativi atti scambiati via posta elettronica tra cittadini e amministrazioni.
 
Gli utenti potranno scegliere il prestatore di servizi di pagamento presso il quale effettuare il versamento tra coloro che hanno aderito al sistema pagoPA, stipulando l’apposito accordo con l’Agenzia delle Entrate, come ha fatto, appunto, InfoCamere, il primo psp ad accogliere l’invito.
A fornire il lasciapassare definitivo, dunque, è l’adesione alla “Convenzione per adesione con i prestatori di servizi di pagamento per il servizio @e.bollo” sottoscritta dall’Agenzia delle Entrate il 30 dicembre 2015 e prevista dal provvedimento 19 settembre 2014 (vedi articolo: @e.bollo”, un servizio interattivo per marche targate “Italia digitale”).
 
In particolare, l’intesa:
  • indica le modalità di fornitura all’intermediario degli “Identificativi univoci di Bollo digitale” (Iubd) generati dall’Agenzia delle Entrate
  • definisce le procedure di versamento delle somme dovute, al netto del compenso spettante
  • stabilisce gli importi spettanti agli intermediari, da fissarsi, comunque, in misura inferiore rispetto a quello previsto per i contrassegni sostitutivi delle marche da bollo utilizzati sui documenti cartacei
  • indica le modalità con cui gli intermediari comunicano periodicamente all’Agenzia gli estremi degli Iubd utilizzati per la formazione delle marche da bollo digitali
  • regola ogni altro aspetto connesso allo svolgimento del servizio.
Il servizio @e.bollo è disponibile da oggi, in sperimentazione, per alcuni comuni della Lombardia (Legnano, Monza, Pavia, Rho e Voghera) e del Veneto (Treviso e Vicenza). Successivamente, sarà esteso ai 750 comuni accreditati al servizio pagoPA e, progressivamente, riguarderà altre amministrazioni; presto, coinvolgerà altri istituti per l’erogazione di servizi di pagamento ai propri clienti.
 
Un altro concreto passo in avanti in direzione della dematerializzazione degli atti e della semplificazione e velocizzazione dei procedimenti amministrativi.
 
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