Si ricorda che il collegato alla manovra finanziaria (Dl 148/2017, articolo 3,), modificando l’articolo 17-ter, comma 1-bis, Dpr 633/1972, ha ulteriormente esteso, con effetto dal 1° gennaio 2018, l’ambito soggettivo di applicazione dello split payment, includendovi anche:
- gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona
- le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70%
- le società controllate direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri
- le società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche o da enti e società assoggettate allo split payment
- le società partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, da amministrazioni pubbliche o da enti e società assoggettate allo split payment
- le società quotate inserite nell’indice Ftse Mib della Borsa italiana identificate agli effetti dell’Iva.
In definitiva, i sei elenchi messi in rete dal Df si suddividono in:
- società controllate di fatto, direttamente o indirettamente, dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri
- enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni centrali
- enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni locali
- enti o società controllate, direttamente o indirettamente, dagli enti nazionali di previdenza e assistenza
- enti, fondazioni o società partecipate, direttamente o indirettamente, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle amministrazioni pubbliche società quotate inserite nell’indice Ftse Mib della Borsa italiana.
Gli interessati, con esclusione delle società quotate Ftse Mib, possono segnalare eventuali errori presentando la necessaria documentazione insieme all’apposito modulo di richiesta.
Ed è proprio a causa di tardive segnalazioni che sono stati rettificati gli elenchi validi per il 2017, anch’essi disponibili sul sito del Dipartimento delle finanze, con esclusioni e inclusioni rispetto alla situazione precedente.
Per completezza, si ricorda che l’Agenzia delle entrate, con la circolare 27/2017, ha fornito chiarimenti riguardanti gli ambiti applicativi del meccanismo della scissione dei pagamenti (vedi “Split payment ad ampio raggio: le novità in vista degli adempimenti”).