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Attualità

Un nuovo ingresso su YouTube:
in scena il ravvedimento operoso

Una funzionaria dell’Amministrazione spiega tempi e modi dell’istituto giuridico concesso ai contribuenti per rimediare agli errori fiscali con sconti sulle sanzioni

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Nuovo filmato per “Entrate in video”, il canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate, autoprodotto a costo zero, che fornisce informazioni sulle principali tematiche fiscali in maniera semplice e diretta. Il filmato pubblicato oggi si occupa del ravvedimento operoso: spiega, cioè, come comportarsi nel caso in cui il contribuente voglia regolarizzare, in modo spontaneo, eventuali errori o omissioni nel versamento delle imposte o negli adempimenti tributari, beneficiando di una riduzione delle sanzioni normalmente previste.

Chi può ravvedersi
Il ravvedimento è un istituto giuridico concesso a tutti i contribuenti che si accorgono di aver effettuato errori o aver omesso pagamenti dovuti. È, infatti, possibile regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale versando, contemporaneamente, la somma dovuta a titolo di imposta, gli interessi (calcolati al tasso legale annuo, dal giorno della scadenza al giorno in cui il versamento viene effettivamente eseguito) e la sanzione ridotta, ordinariamente prevista nella misura del 30 per cento.
 
La sanzione varia a seconda del momento in cui viene effettuato il ravvedimento.
In particolare, la sanzione (ordinariamente prevista nella misura del 30%) è ridotta:
  • allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se il versamento dell’imposta avviene entro 14 giorni dalla scadenza e si pagano, entro 30 giorni dalla scadenza stessa, gli interessi e la sanzione
  • al 3%, se il pagamento dell’imposta, dei relativi interessi e della sanzione viene effettuato dal quindicesimo giorno, ma comunque nel termine di 30 giorni dalla scadenza prescritta (ravvedimento breve)
  • al 3,75%, quando il pagamento avviene con un ritardo superiore a 30 giorni ma entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno d’imposta in cui è stata commessa la violazione.
Non è possibile accedere all’istituto del ravvedimento se la violazione è già stata constatata e notificata a chi l’ha commessa, se sono iniziati accessi, ispezioni o verifiche oppure se sono iniziate altre attività di accertamento già comunicate al contribuente.
 
Entrate in video: i numeri
Il video sul ravvedimento si aggiunge ai 20 già presenti sul canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate, selezionati in base alle effettive esigenze dei contribuenti, attraverso il monitoraggio dei termini fiscali più ricercati su Google.
A poco più di un anno dall’apertura del canale, i filmati autoprodotti e ospitati gratuitamente sulla piattaforma YouTube hanno già superato le 600mila visualizzazioni, mentre le iscrizioni hanno toccato quota 2.988.
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