Nuovo look per la rivista telematica dell'Agenzia

La rivista telematica dell'Agenzia delle Entrate "FISCOoggi" compie il suo terzo compleanno e si avvia al suo quarto anno di vita con un successo veramente insperato a giudicare dalle pagine ogni giorno visitate.
Probabilmente anche gli scommettitori più arditi se tre anni fa si fossero interessati all'andamento futuro del periodico, non avrebbero puntato più di tanto sulla riuscita dell'iniziativa.
I fatti invece hanno dato ragione a chi ha creduto nella bontà di questo prodotto e si è adoperato tra molteplici difficoltà a dare contenuti all'idea (mi riferisco al direttore generale dell'Agenzia delle Entrate del tempo, dott. Massimo Romano, e al direttore del periodico, dott. Giancarlo Fornari).
Non sono mancate in questi anni critiche da più parti che, come sempre avviene quando si sviluppa una dialettica costruttiva, ci hanno consentito di affinare FISCOoggi e di renderlo più rispondente alle esigenze dei lettori senza in questo sovrapporci ai vari periodici del settore.
Non c'è dubbio che FISCOoggi si inserisce nella nuova ottica di "cambiamento" dell'amministrazione finanziaria fortemente perseguita da vari anni e a tutti i livelli all'interno dell'Agenzia delle Entrate.
Il periodico è nato per rendere più accessibile, più fruibile e percepibile nel linguaggio l'intero pianeta fiscale (norme, giurisprudenza, prassi) e per informare sui servizi messi a disposizione dall'Agenzia e sulle attività organizzate, anche a livello locale, dall'Amministrazione finanziaria. Insomma, uno strumento di dialogo quotidiano sia con il professionista e l'operatore del settore, sia con il semplice cittadino.

FISCOoggi è andato in Rete per la prima volta il 19 dicembre 2001: da allora tante cose sono cambiate, il sito è più ampio, con una "impaginazione" nuova, un maggior numero di articoli quotidianamente presentati in prima pagina e tante nuove rubriche e iniziative che hanno fatto assumere alla rivista quasi le onerose vesti del portale.
Nel primo giorno del suo quarto anno di vita, FISCOoggi si presenta ai suoi lettori in una veste grafica rinnovata. L'esigenza nasce sia da un fisiologico invecchiamento (dopo tre anni un sito web è considerato "vecchiotto"), sia dalla necessità di organizzare e razionalizzare le tante sezioni e i tanti link che nel corso di questi tre anni sono andati ad affollare sempre più la home page del giornale, sia infine per ridurre quanto più possibile lo scroll della stessa home page, ossia la necessità di doverla scorrere per poter visualizzare tutti i contenuti.
Gli interventi principali - finalizzati a una migliore fruibilità del giornale - hanno riguardato la testata, una rivisitazione cromatica (prevalgono i colori "istituzionali" dell'Agenzia, arancione e blu), è scomparsa la colonna di destra, mentre i collegamenti a tutte le varie rubriche, sezioni e pagine del giornale sono stati raggruppati sotto la testata e nella colonna di sinistra.

Alla crescita - quantitativa e qualitativa - dei contenuti di FISCOoggi a cui accennavo prima ha fatto riscontro un costante progresso nei dati di accesso al sito. Basti pensare che la media delle pagine visitate ogni giorno è passata dalle 36mila registrate nel 2003 alle 60mila raggiunte quest'anno; gli ultimi mesi del 2004 hanno fatto registrare un vero e proprio boom di accessi: oltre 2,2 milioni a settembre, più di 2,1 milioni a ottobre e più di 2,6 milioni a novembre. Sono numeri, questi, decisamente grandi - inaspettati - che contribuiscono a far capire quanto sia cambiato il rapporto con il Fisco, quanto sia cresciuto l'interesse verso questa materia e quanto si abbia voglia di conoscerla meglio e di approfondirla. Sono numeri che ci consentono di affermare che FISCOoggi sta assolvendo a pieno la sua funzione di servizio a disposizione di tutti i cittadini.
Non potevamo ottenere questo successo senza la dedizione e la passione di tutti gli autori interni ed esterni all'Agenzia delle Entrate, e, soprattutto, dello staff della redazione: Claudio Borgnino, Rodolfo Rinaldi, Paolo Tenaglia e Paola Pullella Lucano.
A loro va il ringraziamento dell'Agenzia delle Entrate e mio personale.


Antonio Iorio