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Attualità

Ok della Commissione degli esperti
ai correttivi Isa 2023 anti crisi

La metodologia utilizzata tiene conto della contrazione dei margini sia individuali che settoriali calcolati come rapporto tra le variabili ricavi/compensi e i costi intermedi, rispetto al 2021 o al 2019

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La Commissione degli esperti, prevista dall’articolo 9-bis, comma 8, del decreto legge n. 50/2017, nella seduta di oggi, 6 aprile 2023, ha fornito, in maniera unanime, il proprio parere positivo all’introduzione dei correttivi per gli Indici sintetici di affidabilità per il periodo d’imposta 2022, elaborati da Sose sulla base di quanto prevede l’articolo 148 del Dl n. 34/2020.
In particolare, i 175 Isa applicabili in occasione della dichiarazione dei redditi 2023 potranno essere modificati al fine di adeguarne i risultati agli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente al perdurare della diffusione del Covid-19, alle tensioni geopolitiche, all’aumento del prezzo dell’energia, degli alimentari e delle materie prime e all’andamento dei tassi di interesse.

Le modifiche su cui si è espressa la Commissione riguardano, come si è detto, il solo periodo d’imposta 2022 e ripercorrono, in buona sostanza, quelli già individuati lo scorso anno, ovvero:

  • la modifica degli indicatori elementari di affidabilità definiti tramite “stime panel” (ricavi/compensi per addetto, valore aggiunto per addetto, reddito per addetto)
  • la modifica degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia definiti da “soglie economiche di riferimento” (durata delle scorte, analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti, copertura delle spese per dipendente, eccetera).

Tali interventi comportano una modifica del risultato dell’applicazione degli Isa e saranno commisurati principalmente all’entità dei seguenti fattori:

  • contrazione dei margini di redditività del singolo contribuente nel periodo di imposta di applicazione
  • contrazione della marginalità settoriale.

In estrema sintesi, la metodologia utilizzata per l’elaborazione di correttivi straordinari relativi al periodo d’imposta 2022 (a differenza di quella elaborata per il periodo d’imposta precedente che analizzava la contrazione dei ricavi/compensi) si basa sulla misura della contrazione dei margini sia individuali che settoriali (calcolati come rapporto tra le variabili ricavi/compensi e i costi intermedi) subita da ciascun contribuente nel 2022 rispetto al 2021 o al 2019 (considerato in media con il 2021, se più favorevole).
Alla Commissione sono stati anche mostrati, da parte dell’Agenzia e di Sose, i risultati dell’applicazione nel periodo d’imposta 2021 degli Isa integrati dai correttivi approvati lo scorso anno.
Tali dati mostrano la sostanziale efficacia dei correttivi nel tenere conto degli effetti economici negativi provocati dalla pandemia sugli operatori economici; i contribuenti che nel 2021 hanno ottenuto un punteggio di affidabilità fiscale uguale o maggiore a 8, infatti, rappresentano il 44,6% di coloro che hanno applicato gli Isa, mentre nell’anno precedente, la percentuale di tali contribuenti era del 43,5% e, nel 2019, addirittura il 38,3%.

Un altro tema su cui si è espressa favorevolmente la Commissione riguarda l’individuazione di un’ulteriore causa di esclusione dall’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, nei confronti dei soggetti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2021.
Tale causa di esclusione appare coerente con l’impianto metodologico, sulla base del quale sono stati individuate le modifiche straordinarie, che utilizza quale misura per determinare la portata del correttivo la contrazione dei margini (individuali e settoriali) subita dagli operatori economici, nel periodo d’imposta 2022, rispetto al periodo di imposta 2021.
L’accesso a tali correttivi non sarebbe infatti possibile per quei contribuenti (soggetti che aprono la partita Iva nel 2021) per i quali la contrazione in argomento non fosse misurabile.
Coloro che saranno esclusi dall’applicazione degli indici, sulla base della predetta causa di esclusione, saranno comunque tenuti alla presentazione dei modelli Isa.

Per completezza, va evidenziato che la Commissione è stata chiamata a fornire il proprio parere, oltre che sulle questioni strettamente legate agli interventi finalizzati a tener conto della crisi economica, anche su altri interventi a carattere ordinario sugli Isa per il 2022, ossia, l’aggiornamento delle misure di ciclo settoriale e degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta e l’aggiornamento delle analisi territoriali, anche per tali interventi il parere della Commissione è risultato favorevole all’unanimità.

Ricordando che il parere della Commissione degli esperti in merito ai temi riguardanti gli Isa, fornito sulla base di quanto previsto dal citato comma 8 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017, è da intendersi obbligatorio e non vincolante, vale la pena evidenziare che tutti gli interventi descritti finora dovranno necessariamente essere resi operativi attraverso la relativa approvazione con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze da emanare, sulla base di quanto disposto dal comma 2 del richiamato articolo 9-bis, entro il 30 aprile 2023.

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