C’è ancora tempo fino a lunedì 9 dicembre per pagare la rata della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio” delle cartelle. I contribuenti che nei mesi scorsi hanno aderito ai due provvedimenti di definizione agevolata possono infatti avvalersi della cosiddetta tolleranza per i versamenti effettuati in ritardo. La tolleranza di 5 giorni, prevista dalla legge n. 136/2018, ha di fatto spostato il termine del 2 dicembre per i pagamenti (vedi articolo “Pace fiscale, fino al 2 dicembre per 1,8 milioni di contribuenti”) al 7 dicembre che, coincidendo nuovamente con il sabato, fa slittare la scadenza a lunedì prossimo.
Appuntamento importante: il mancato, insufficiente o tardivo pagamento della rata determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’Agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.
La scadenza del 9 dicembre riguarda il pagamento della prima o unica rata di coloro che hanno aderito al “saldo e stralcio” e dei “ritardatari” della “rottamazione-ter” (cioè chi ha usufruito della riapertura dei termini presentando la domanda entro il 31 luglio 2019), mentre versano la seconda rata i contribuenti che hanno aderito alla “rottamazione-ter” ad aprile. Ultima chance anche per coloro che hanno mancato l’appuntamento della prima rata della “rottamazione” fissato allo scorso 31 luglio e che possono rientrare nei benefici saldando prima e seconda rata entro il 9 dicembre.
Rientrano nel “saldo e stralcio” (legge n. 145/2018) i contribuenti persone fisiche che versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica (Isee del nucleo familiare inferiore a 20mila euro). Per questa tipologia di agevolazione è previsto il pagamento nella misura che varia dal 16 al 35% dell’importo dovuto, già scontato di sanzioni e interessi. La “rottamazione-ter” (Dl n. 119/2018) prevede invece l’annullamento esclusivamente delle sanzioni e degli interessi di mora.
Come e dove pagare
Non è necessario andare agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. I contribuenti hanno a disposizione molteplici canali, inclusi quelli telematici che consentono di procedere al versamento a qualsiasi ora del giorno, anche di sabato e domenica quando i tradizionali uffici sono chiusi. In particolare, si può pagare in banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa. Infine, è possibile pagare mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della pubblica amministrazione. Si devono utilizzare i bollettini Rav contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute” inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione insieme al piano complessivo dei pagamenti. Sul portale agenziaentrateriscossione.gov.it sono attivi i servizi online per richiedere la copia della “Comunicazione delle somme dovute” e per scegliere le cartelle/avvisi che si intendono effettivamente pagare in via agevolata.