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Attualità

Politiche fiscali anni 2019-2021:
l’obiettivo è un sistema più equo

Pubblicato l’Atto di indirizzo del Mef, con la descrizione degli ambiti di attività ritenuti prioritari e le linee di azione assegnate alle varie componenti dell’Amministrazione finanziaria

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Realizzazione di un sistema fiscale più equo e orientato alla crescita economica, contrasto all’evasione e conseguente calo del tax gap (perdita di gettito), riduzione della pressione fiscale sui contribuenti compliant, miglioramento della performance dell’Amministrazione finanziaria (Af) nel suo complesso: sono questi gli obiettivi di fondo indicati nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2019-2021, elaborato dal ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato oggi.
 
Il documento, in linea con quanto previsto dal Documento di economia e finanza (Def), delinea gli sviluppi futuri e gli obiettivi strategici della politica tributaria ed è suddiviso in due parti:

  • nella prima sono descritti gli indirizzi generali, gli ambiti di azione prioritari e le linee di attività ritenute particolarmente rilevanti
  • nella secondo vengono indicati gli obiettivi operativi rivolti a ciascuna componente dell’Amministrazione finanziaria.

Indirizzi generali
Nel corso dei prossimi tre anni verrà ulteriormente consolidato il processo di miglioramento della performance dell’Amministrazione finanziaria, con l’obiettivo fondamentale di contrastare l’evasione, ridurre la perdita di gettito, abbassare la pressione fiscale nei confronti dei contribuenti “virtuosi” e, quindi, delineare un sistema fiscale sempre più equo e favorevole allo sviluppo dell’economia nazionale. In questa prospettiva, da un lato sarà consolidata la governance dei vari attori dell’Amministrazione e, dall’altro, si proseguirà l’azione di semplificazione degli adempimenti e dei servizi offerti ai cittadini.
 
Nel solco di questa linea strategica di fondo, in concreto saranno attuate una serie di misure operative contenute, tra l’altro, nei seguenti ambiti di azione:

  • governance del sistema fiscale (coordinamento e complementarietà delle diverse componenti dell’Af, potenziamento delle sinergie con autorità europee e internazionali, miglioramento del sistema informativo della fiscalità)
  • compliance volontaria e sostegno alla competitività delle imprese e alla crescita del sistema-Paese (misure per l’attrattività degli investimenti e certezza del diritto per gli operatori)
  • propensione all’adempimento degli obblighi tributari e riduzione del tax gap (prevenzione degli inadempimenti, maggiore qualità dei controlli, riscossione più efficace)
  • innalzamento del livello di legalità negli scambi internazionali e nel settore dei giochi
  • amministrazione del patrimonio immobiliare statale secondo criteri di economicità ed efficienza.

Nell’ambito dei ricordati settori di intervento, particolare attenzione sarà riservata, tra l’altro, alle seguenti attività:

  • analisi e studio della tax non compliance
  • intensificazione del coordinamento tra le diverse componenti dell’Af attraverso iniziative congiunte e piani di intervento integrati
  • potenziamento delle sinergie operative con le autorità straniere (mediante lo scambio di informazioni e gli strumenti di cooperazione internazionale)
  • collaborazione tra l’Af centrale e gli enti territoriali
  • miglioramento del sistema informativo della fiscalità (anche attraverso l’attuazione di misure di cybersecurity)
  • potenziamento dei servizi telematici
  • dematerializzazione dei modelli di dichiarazione
  • calendario strutturato delle scadenze fiscali
  • rendere quella precompilata la forma ordinaria di dichiarazione dei redditi
  • previsione di appositi indicatori finalizzati alla misurazione dei tempi e della qualità di erogazione dei servizi nonché del livello di soddisfazione degli utenti
  • accelerazione dei rimborsi
  • miglioramento della qualità delle informazioni catastali
  • ulteriore potenziamento di strumenti quali la cooperazione rafforzata, l’interpello sui nuovi investimenti, gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, il regime patent box, le procedura amichevoli
  • ottimizzazione delle comunicazioni per la promozione della compliance
  • applicazione e aggiornamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale
  • miglioramento delle attività di controllo attraverso, tra l’altro, il monitoraggio dei comportamenti dei soggetti a elevata “pericolosità fiscale” e lo “sfruttamento” degli effetti della fatturazione elettronica
  • completamento delle procedure di “pacificazione fiscale” (rottamazione, saldo e stralcio)
  • ottimizzazione dei tempi di lavorazione delle cartelle di pagamento
  • miglioramento dello scambio informativo tra l’agente della riscossione e gli enti impositori.

Indirizzi operativi
Nella seconda parte del documento vengono illustrati gli obiettivi che, alla luce degli indirizzi generali, dovranno essere perseguiti dai diversi enti che compongono l’Amministrazione finanziaria: dipartimento delle Finanze, Agenzia delle entrate, Agenzia delle entrate-Riscossione, Guardia di finanza, Agenzia delle dogane e monopoli, Agenzia del demanio.
 
In particolare, l’Agenzia delle entrate, nel rispetto del suo mandato istituzionale, provvederà a:

  • favorire la compliance volontaria di cittadini e imprese
  • assicurare la riduzione strutturale del tax gap
  • rafforzare il rapporto fiduciario e ridurre la conflittualità con i contribuenti
  • aumentare la certezza fiscale per le imprese
  • assicurare la collaborazione con gli uffici tecnici del Mef e di altre istituzioni pubbliche (anche internazionali) per la predisposizione di legge e regolamenti
  • intensificare le azioni di contrasto al fenomeno delle frodi (con particolare riguardo a quelle finalizzate all’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti e all’indebita fruizione dei rimborsi fiscali)
  • potenziare gli strumenti tecnologici a sostegno della lotta all’evasione
  • rafforzare le iniziative congiunte con la Guardia di finanza
  • utilizzare in modo mirato e sistematico le informazioni e i dati di fonte estera (anche di natura finanziaria) per il contrasto ai fenomeni di evasione internazionale
  • presidiare la qualità e la completezza delle banche dati catastali
  • proseguire le azioni di potenziamento dell’Anagrafe tributaria
  • assicurare l’utilizzo sistematico dei servizi telematici nell’ambito del contenzioso tributario.

Dal canto suo, invece, l’Agenzia delle entrate-Riscossione sarà chiamata a:

  • garantire il costante miglioramento della relazione con i contribuenti in un’ottica di trasparenza e fiducia reciproca
  • assicurare lo scambio informativo con gli enti impositori
  • migliorare le tecniche di analisi delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero
  • incrementare il livello di efficienza e contribuire al progressivo contenimento dei costi.

I due enti, peraltro, rafforzeranno il coordinamento delle loro azioni e quello con altre pubbliche amministrazioni e collaboreranno fattivamente per superare frammentazioni e duplicazioni di attività con l’obiettivo di incrementare l’efficienza dei servizi offerti, aumentare l’efficacia delle procedure di recupero coattivo e incentivare il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari.

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