Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Attualità

Quando cooperazione fa rima con organizzazione (2)

Nel contesto della globalizzazione tra le cause di inefficienza dei sistemi fiscali figura la mancanza di un adeguato scambio di informazioni

Per questo motivo le Amministrazioni tributarie dei diversi Paesi hanno favorito e continuano a incentivare la nascita di organismi internazionali. L’obiettivo è promuovere la collaborazione bilaterale e multilaterale per far fronte alla crescente mobilità delle basi fiscali nazionali. Prosegue su Fisconelmondo.it il  focus dedicato alle principali organizzazioni internazionali operative nel settore. In questa seconda puntata l’attenzione si focalizza sul Cata.
Il Cata (Commonwealth Association of Tax Administrators) è una organizzazione intergovernativa indipendente nata nel 1977 a seguito di una decisione assunta nello stesso anno dai ministri delle Finanze di 47 Paesi del Commonwealth e di cui fanno parte le rispettive Amministrazioni fiscali. L’associazione ha sede a Londra e ha il compito di promuovere la cooperazione tra le Amministrazioni fiscali dei Paesi aderenti.

I membri del Cata
Attualmente sono membri del Cata 47 dei 53 Paesi che invece appartengono al Commonwealth. In ogni caso possono diventare membri del Cata soltanto i Paesi appartenenti al Commonwealth. In particolare, ad oggi, aderiscono al Cata i seguenti Paesi: Australia, le isole Bahamas, Bangladesh, le isole Barbados, Belize, Botswana, Brunei, Camerun, Canada, Cipro, le isole Fiji, Gambia, Gana, Grenada, Guyana, India, Giamaica, Kenia, Kiribati, Lesoto, Malawi, Malesia, Maldive, Malta, Mauritius, Namibia, Nuova Zelanda, Nigeria, Nuova Guinea, Pakistan, San Kitts e San Nevis, Santa Lucia, Samoa, Sierra Leone, Singapore, le isole Solomone, Sud Africa, Sri Lanka, Swaziland, Tanzania, Tonga, Trinidad e Tobago, Tuvalu, Uganda, Regno Unito e Zambia.

La struttura organizzativa
Gli organi rappresentativi del Cata sono:
- il Segretariato;
- il Comitato di gestione;
- i rappresentanti e i corrispondenti.
In particolare, il Segretariato sovrintende a tutte attività tecniche e amministrative dell’Organizzazione, mentre il Comitato di gestione, con a capo un Presidente, è l’organo esecutivo dell’Associazione ed è composto da 14 Paesi (Australia, Barbados, Canada, Gambia, India, Malesia, Malta, Mauritius, Nuova Zelanda, Nigeria, Regno Unito, Sri Lanka, Swaziland, Zambia). Inoltre, presso ogni Paese membro, è nominato un rappresentante che svolge un ruolo significativo in quanto opera come principale "punto di contatto" con l’organizzazione e con gli altri corrispondenti. In particolare ogni Stato membro è tenuto a notificare la nomina del proprio rappresentante che viene scelto dal ministro delle Finanze. Tale rappresentante deve, a sua volta, comunicare al Segretariato il nome del corrispondente. Il rappresentante ha il compito di evidenziare in sede Cata le questioni relative al proprio Paese mentre quello del corrispondente è di curare la partecipazione del proprio Paese alla gestione della struttura.
Gli obiettivi operativi
Oltre alla promozione della cooperazione tra le Amministrazioni fiscali, gli obiettivi perseguiti dall’organizzazione sono, in linea di principio il raggiungimento dell’efficienza delle Amministrazioni fiscali di tutti i Paesi che vi aderiscono, ma soprattutto di quei Paesi in via di sviluppo. L’associazione è, infatti, nata con la consapevolezza dell’importanza del ruolo della tassazione nello sviluppo economico e sociale, specialmente per i Paesi in via di sviluppo. A questo scopo sono necessari un sistema tributario stabile e ben costruito e una Amministrazione fiscale efficiente. Attraverso il dialogo e la cooperazione, il Cata persegue l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle Amministrazioni fiscali e raggiungere un equilibrato sviluppo economico e sociale tra i Paesi membri. In particolare, il Cata svolge una funzione di supporto alle Amministrazioni fiscali dei Paesi che vi aderiscono attraverso seminari, incontri periodici, workshop e conferenze tecniche, promuovendo la conoscenza reciproca dei sistemi fiscali dei diversi Paesi e cercando di trovare delle soluzioni alle problematiche riscontrate. Le problematiche di maggiore interesse sono affrontate nel contesto delle conferenze tecniche che hanno luogo con cadenza annuale.Inoltre l’associazione organizza corsi di formazione per il personale appartenente alle Amministrazioni fiscali dei Paesi membri, finalizzati a migliorare le capacità tecniche e amministrative (Commonwealth Tax Inspectors Course) e a potenziare le Amministrazioni fiscali meno evolute (Advancing Management Potential).
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/quando-cooperazione-fa-rima-organizzazione-2