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Attualità

Rateazione agevolata avvisi bonari,
aggiornato il foglio di calcolo

Per aiutare i contribuenti a determinare la somma residua da versare a sanzioni ridotte, in base alle previsioni dell’ultimo Bilancio, l’Agenzia fornisce sul proprio sito un utile strumento

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Nuova versione per il foglio di calcolo messo a punto dall’Agenzia delle entrate per la definizione agevolata degli avvisi bonari. Pubblicato nella sezione “Accertamenti e regolarizzazioni/Definizione agevolata rateazioni in corso (legge di bilancio 2023)”, il foglio consente di gestire correttamente la proroga della scadenza della prima rata durante il lockdown del 2020.

Per aiutare i contribuenti a determinare la somma residua da versare a sanzioni ridotte secondo le previsioni dell’ultimo Bilancio (articolo 1, commi 155 e 156, legge n. 197/2022) l’amministrazione fiscale ha pubblicato sul proprio sito un apposito foglio di calcolo. A tal proposito, ricordiamo che i richiamati commi della legge di bilancio per il 2023 hanno introdotto la possibilità di definizione agevolata dei debiti tributari emersi in seguito agli esiti dei controlli automatizzati delle dichiarazioni fiscali (articoli 36-bis Dpr n. 600/1973, e 54-bis decreto Iva), per i quali, alla data del 1° gennaio 2023, a prescindere dal periodo d’imposta, sia già regolarmente in corso il pagamento rateale avviato negli anni precedenti e non decaduti alla stessa data.

L’agevolazione, in particolare, consiste nel taglio delle sanzioni, ricalcolate per un importo pari al 3% anziché al 10% delle imposte non versate o versate in ritardo e non ancora pagate, al netto dei versamenti rateali (codice tributo 9001) eseguiti fino al 31 dicembre 2022.

Il versamento può essere effettuato in unica soluzione o frazionato in base alle scadenze previste dal piano di rateazione originariamente definito. È possibile, inoltre, prolungare fino a un massimo di 20 rate trimestrali i piani di rateazione inizialmente impostati su un numero inferiore di rate.
Gli interessi di rateazione (codice tributo 9002) devono essere in ogni caso ricalcolati rispetto all’importo ridotto delle rate residue, applicando il tasso annuo del 3,5%, dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione fino alla data di versamento di ciascuna rata.

L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sulla nuova opportunità, con la prima circolare del 2023 (vedi articolo “Definizione degli avvisi bonari, tutte le novità sulla misura di favore”).

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