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Attualità

Per regolarizzare colf e badanti l’F24 debutta anche su carta

Disponibile negli uffici di Entrate, Inps, poste, banche ed Equitalia il modello per versare il contributo

L’operazione colf e badanti si arricchisce di un nuovo tassello. Da oggi il modulo da compilare per pagare l’una tantum necessaria per sanare la posizione irregolare dei lavoratori domestici e degli addetti ad attività di assistenza alla persona può essere richiesto anche in formato cartaceo in tutti gli sportelli di agenzia delle Entrate, Inps, banche, poste e delle società del gruppo Equitalia. Una comodità per tutti i cittadini che non si trovano a loro agio con mouse e pc e, dunque, non hanno la possibilità di scaricare l’F24 direttamente online, dai siti internet dell’agenzia delle Entrate, del ministero dell’Interno, del ministero del Lavoro e dell’Inps. Questa strada resta comunque aperta per i fedeli delle nuove tecnologie, che sul web avranno a disposizione anche le istruzioni e una serie di esempi utili per compilare il modulo.
 
Chi può avvalersi della sanatoria
La nuova manovra anticrisi (legge n. 102 del 3 agosto 2009) consente ai datori di lavoro che al 30 giugno scorso impiegavano irregolarmente da almeno tre mesi lavoratori italiani, comunitari o extracomunitari, di avvalersi di una procedura di emersione dal lavoro nero. Il primo passo da fare in questa direzione è il versamento all’Erario di una somma una tantum di 500 euro per ogni lavoratore impiegato, servendosi esclusivamente dell’F24.
 
Identikit del modello
Si chiama “F24 versamenti con elementi identificativi” il modulo da riempire per versare il contributo a forfait previsto per la regolarizzazione dei collaboratori domestici e delle badanti. Le istruzioni e i nuovi codici tributo da indicare per effettuare il pagamento sono stati diffusi dall’Amministrazione finanziaria l’11 agosto scorso, con la risoluzione n. 209/E. In particolare, come si può leggere nel documento di prassi, i codici da usare sono diversi a seconda che si regolarizzino lavoratori italiani, comunitari o extracomunitari. Nei primi due casi, infatti, va indicata la sigla RINT, nel terzo, invece, la sigla REXT. Inoltre, nel campo denominato “elementi identificativi” il contribuente dovrà scrivere il codice fiscale della persona che intende regolarizzare. Per i lavoratori che non hanno il codice fiscale, il dato da riportare sarà costituito dai primi diciassette caratteri del numero di un documento d’identità valido.
 
Come e dove presentare l’F24
L’F24 per far emergere dal lavoro nero colf e badanti può essere presentato dal 21 agosto scorso in tutti gli sportelli bancari, postali e delle società del gruppo Equitalia. Il modello può essere anche inviato attraverso il canale telematico, usando esclusivamente i servizi online messi a diposizione dall’agenzia delle Entrate. Vale la pena ricordare, infine, che la presentazione dell’F24 non comporta alcun onere per i contribuenti. 
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