REGIONE | VIOLAZIONI CONTESTATE |
Abruzzo | 1.273 |
Basilicata | 645 |
Bolzano (direz. prov.) | 1.508 |
Calabria | 1.321 |
Campania | 7.217 |
Emilia Romagna | 3.212 |
Friuli Venezia Giulia | 1.722 |
Lazio | 5.011 |
Liguria | 3.248 |
Lombardia | 5.138 |
Marche | 1.886 |
Molise | 234 |
Piemonte | 5.068 |
Puglia | 5.777 |
Sardegna | 1.356 |
Sicilia | 7.151 |
Toscana | 4.683 |
Trento (direz. prov.) | 903 |
Umbria | 508 |
Valle d'Aosta | 184 |
Veneto | 4.683 |
62.728 |
I provvedimenti di sospensione della licenza, con conseguente chiusura dell'esercizio per un periodo che varia da tre giorni a un mese (la sospensione può durare fino a sei mesi quando l'importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione supera la somma di 50mila euro), hanno dunque interessato quasi 600 attività in tutta Italia: 275 al Nord; 134 al Centro; 156 al Sud e nelle Isole. Il maggior numero si è registrato in Sicilia: 82 le serrande abbassate. A seguire il Veneto, con 66 provvedimenti di sospensione, il Lazio (62), la Liguria (47). In coda la più piccola regione d'Italia, la Valle d'Aosta, con appena 1 chiusura, il Molise (3), ma anche la Basilicata (3).
di sospensione | |
LIGURIA | 47 |
LOMBARDIA | 34 |
PIEMONTE | 27 |
VALLE D'AOSTA | 1 |
109 |
di sospensione | |
BOLZANO (direz. prov.) | 14 |
EMILIA ROMAGNA | 39 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 36 |
TRENTO (direz. prov.) | 11 |
VENETO | 66 |
166 |
di sospensione | |
ABRUZZO | 9 |
LAZIO | 62 |
MARCHE | 19 |
TOSCANA | 34 |
UMBRIA | 10 |
134 |
di sospensione | |
BASILICATA | 3 |
CALABRIA | 6 |
CAMPANIA | 28 |
MOLISE | 3 |
PUGLIA | 26 |
66 |
di sospensione | |
SICILIA | 82 |
SARDEGNA | 8 |
90 |
Le attività maggiormente interessate dalle chiusure sono finora quelle legate al commercio ambulante, sia "a posto fisso" che a carattere itinerante. Su 565 provvedimenti di sospensione notificati, sono 116 quelli rivolti agli operatori di fiere e mercati (periodici o giornalieri). Seguono i negozi di abbigliamento, con 69 chiusure; bar e caffè (49); ristoranti e pizzerie (45); forni (41). Serrande abbassate anche per 32 "take away"; 13 tra pasticcerie e gelaterie; 12 negozi di frutta e verdura e altrettanti tra barbieri e parrucchieri. Il resto dei provvedimenti si spalma su un'ampissima platea di attività, ma con ricorrenze assai più modeste.
Commercio ambulante (posto fisso) | 70 |
Commercio ambulante (itinerante) | 46 |
Commercio al dettaglio confezioni per adulti | 69 |
Bar e caffè | 49 |
Ristoranti, pizzerie, osterie | 45 |
Produzione prodotti di panetteria | 41 |
Ristorazione con preparazione cibi da asporto | 32 |
Pasticcerie, gelaterie | 13 |
Commercio al dettaglio frutta e verdura | 12 |
Barbieri, parrucchieri | 12 |
Prima del novembre 2006, la sospensione era disposta quando venivano definitivamente accertate tre distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale, compiute in giorni diversi nel corso di un quinquennio. Dall'entrata in vigore della legge 286/2006, invece, nell'ottica di velocizzare la procedura, non è più richiesto il definitivo accertamento delle tre violazioni (che possono adesso essere rilevate anche nella stessa giornata), ma è sufficiente la semplice contestazione. Allo stesso scopo, è disposto che il provvedimento di sospensione è immediatamente esecutivo: ciò significa che la sua impugnazione non potrà né ritardarne né impedirne l'applicazione, come invece accadeva, non di rado, con la vecchia normativa.
Al di là delle sospensioni, anche il singolo accesso breve ha un buon potenziale deterrente. Uno studio recentemente condotto dalla direzione regionale Marche delle Entrate, ad esempio, ha dimostrato che la visita del Fisco fa sensibilmente lievitare gli incassi nel periodo successivo al controllo. Al punto tale che, dopo la prima constatazione, l'ammontare dei corrispettivi annotati aumenta in media del 25% con punte anche molto significative in alcuni casi.