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Attualità

Scontrini, serranda abbassata per 565 negozi in 10 mesi

Nella graduatoria delle attività maggiormente interessate, il primo posto va al commercio ambulante

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Serrande abbassate per 565 esercizi in 10 mesi. E' questo il bilancio dell'attività compiuta da agenzia delle Entrate e Guardia di finanza dal 29 novembre 2006, data di entrata in vigore della nuova normativa sulle sanzioni accessorie (legge 286/2006, di conversione del collegato fiscale alla Finanziaria 2007), al 30 settembre 2007. Quasi 104mila i processi verbali di constatazione notificati e 62.728 le violazioni contestate, da un capo all'altro dello Stivale, a partire della stessa data. Di queste ultime, 7.217 solo in Campania (11,5%), 7.151 in Sicilia (11,4%), 5.777 in Puglia (9,2%), per citare le regioni dove si è registrato il maggior numero di contestazioni. In coda, ma era prevedibile date le dimensioni, Molise e Valle d'Aosta, dove sono state rilevate 234 (0,4%) e 184 (0,3%) violazioni rispettivamente.
 

 

REGIONEVIOLAZIONI
CONTESTATE
Abruzzo1.273
Basilicata645
Bolzano (direz. prov.)1.508
Calabria1.321
Campania7.217
Emilia Romagna3.212
Friuli Venezia Giulia1.722
Lazio5.011
Liguria3.248
Lombardia5.138
Marche1.886
Molise234
Piemonte5.068
Puglia5.777
Sardegna1.356
Sicilia7.151
Toscana4.683
Trento (direz. prov.)903
Umbria508
Valle d'Aosta184
Veneto4.683
TOTALE
62.728


I provvedimenti di sospensione della licenza, con conseguente chiusura dell'esercizio per un periodo che varia da tre giorni a un mese (la sospensione può durare fino a sei mesi quando l'importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione supera la somma di 50mila euro), hanno dunque interessato quasi 600 attività in tutta Italia: 275 al Nord; 134 al Centro; 156 al Sud e nelle Isole. Il maggior numero si è registrato in Sicilia: 82 le serrande abbassate. A seguire il Veneto, con 66 provvedimenti di sospensione, il Lazio (62), la Liguria (47). In coda la più piccola regione d'Italia, la Valle d'Aosta, con appena 1 chiusura, il Molise (3), ma anche la Basilicata (3).
 

Nord ovest
Provvedimenti
di sospensione
LIGURIA47
LOMBARDIA34
PIEMONTE27
VALLE D'AOSTA1
totale
109

Nord est
Provvedimenti
di sospensione
BOLZANO (direz. prov.)14
EMILIA ROMAGNA39
FRIULI VENEZIA GIULIA36
TRENTO (direz. prov.)11
VENETO66
totale
166

Centro
Provvedimenti
di sospensione
ABRUZZO9
LAZIO62
MARCHE19
TOSCANA34
UMBRIA10
totale
134

Sud
Provvedimenti
di sospensione
BASILICATA3
CALABRIA6
CAMPANIA28
MOLISE3
PUGLIA26
totale
66

Isole
Provvedimenti
di sospensione
SICILIA82
SARDEGNA8
totale
90


Le attività maggiormente interessate dalle chiusure sono finora quelle legate al commercio ambulante, sia "a posto fisso" che a carattere itinerante. Su 565 provvedimenti di sospensione notificati, sono 116 quelli rivolti agli operatori di fiere e mercati (periodici o giornalieri). Seguono i negozi di abbigliamento, con 69 chiusure; bar e caffè (49); ristoranti e pizzerie (45); forni (41). Serrande abbassate anche per 32 "take away"; 13 tra pasticcerie e gelaterie; 12 negozi di frutta e verdura e altrettanti tra barbieri e parrucchieri. Il resto dei provvedimenti si spalma su un'ampissima platea di attività, ma con ricorrenze assai più modeste.
 

Commercio ambulante (posto fisso) 70
Commercio ambulante (itinerante)46
Commercio al dettaglio confezioni per adulti69
Bar e caffè49
Ristoranti, pizzerie, osterie45
Produzione prodotti di panetteria41
Ristorazione con preparazione cibi da asporto32
Pasticcerie, gelaterie13
Commercio al dettaglio frutta e verdura12
Barbieri, parrucchieri12


Prima del novembre 2006, la sospensione era disposta quando venivano definitivamente accertate tre distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale, compiute in giorni diversi nel corso di un quinquennio. Dall'entrata in vigore della legge 286/2006, invece, nell'ottica di velocizzare la procedura, non è più richiesto il definitivo accertamento delle tre violazioni (che possono adesso essere rilevate anche nella stessa giornata), ma è sufficiente la semplice contestazione. Allo stesso scopo, è disposto che il provvedimento di sospensione è immediatamente esecutivo: ciò significa che la sua impugnazione non potrà né ritardarne né impedirne l'applicazione, come invece accadeva, non di rado, con la vecchia normativa.

Al di là delle sospensioni, anche il singolo accesso breve ha un buon potenziale deterrente. Uno studio recentemente condotto dalla direzione regionale Marche delle Entrate, ad esempio, ha dimostrato che la visita del Fisco fa sensibilmente lievitare gli incassi nel periodo successivo al controllo. Al punto tale che, dopo la prima constatazione, l'ammontare dei corrispettivi annotati aumenta in media del 25% con punte anche molto significative in alcuni casi.

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