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Attualità

Sull’Iva dei servizi finanziari e assicurativi la Ue chiede interventi

A proporre una riforma organica della legislazione è stato il commissario europeo per la Fiscalità e l’Unione doganale, Laszlo Kovàcs

Il commissario europeo alla fiscalità, Laszlo KovàcsL’occasione è stata offerta da una conferenza, organizzata congiuntamente alla Federazione delle banche europee, svoltasi recentemente a Bruxelles. Gli obiettivi principali, nell’ottica del programmato processo di modernizzazione, consistono soprattutto nella progressiva riduzione dei costi amministrativi e commerciali per rimuovere le distorsioni presenti negli scambi tra gli Stati membri.
L’11 maggio il commissario europeo per la Fiscalità e l’Unione Doganale, Laszlo Kovàcs, ha ribadito,  nel corso di una conferenza organizzata congiuntamente alla Federazione delle banche europee, la necessità di metter urgentemente mano alla riforma della legislazione attualmente vigente, in ambito Iva, in materia di servizi finanziari ed assicurativi.

Riduzione dei costi e regole uniformi per l’Iva
Gli obiettivi principali nell’ottica del programmato processo di modernizzazione consistono soprattutto nella progressiva riduzione dei costi amministrativi e commerciali per rimuovere le distorsioni presenti negli scambi tra gli Stati membri. Si auspica, inoltre, di promuovere una maggiore chiarezza nell’applicazione di regole uniformi in ambito Iva nell’area Ue in modo che nessun operatore risulti “discriminato” da una legislazione nazionale particolarmente farraginosa e limitativa.

Il settore bancario e assicurativo strategico per economia e sviluppo
Il commissario Kovàcs ha auspicato che i lavori in seno alla Commissione siano supportati da suggerimenti e proposte provenienti da tutti gli operatori del settore, con particolare riguardo alla Federazione delle banche europee. Nel suo discorso Kovàcs ha sottolineato che il settore dei servizi bancari ed assicurativi è al centro della prosperità del mercato comune. Tale settore, che fornisce lavoro a più di sei milioni di persone, è secondo, in termini di produttività economica, soltanto al settore farmaceutico. Esso si presenta, quindi, come un settore strategico per lo sviluppo del sistema economico europeo proprio in considerazione del suo ruolo centrale e propulsivo per ciascun comparto economico.

Banche, assicurazioni e Conferenza di Lisbona
Kovàcs ha anche affermato che il settore bancario-assicurativo rappresenta uno snodo fondamentale per il conseguimento degli obiettivi indicati nella conferenza di Lisbona. Ecco perché è divenuto essenziale l’aggiornamento delle regole amministrative che disciplinano tale settore con particolare riguardo alla disciplina dell’Iva che, introdotta nel 1977, si presenta oramai  inadeguata per le condizioni in cui operano attualmente i mercati.

La competitività extra Ue del sistema finanziario
Kovàcs è consapevole che in alcuni  Paesi extra Ue  il settore finanziario presenta caratteri di maggiore competitività considerato che i governi nazionali sono riusciti a contenere i costi, se non a ridurli drasticamente. In questo contesto il commissario Ue ha rilevato che occorre precisare come le regole Iva, attualmente vigenti, favoriscono certamente gli operatori stranieri soprattutto con riferimento all’attuale trattamento tributario delle attività economiche da questi ultimi espletati verso i consumatori dell'Unione. In questa prospettiva le indifferibili riforme in ambito Iva non dovranno creare alcuno svantaggio agli operatori interni in termini di competitività. A tal proposito Kovàcs ha espresso il proprio timore che le restrizioni Iva, oramai vetuste ed inadeguate, possano contribuire a delocalizzare in aree  offshore determinati investimenti e, di conseguenza, impoverire il mercato comune in termini di crescita, arricchimento ed occupazione.

Rivisitare la normativa Iva
La sesta direttiva (388/77/CEE) considera esenti le prestazioni  relative ai servizi bancari ed assicurativi. Ciò contribuisce a creare la cd. “Iva nascosta” per le forniture di servizi rese dagli operatori finanziari ai loro clienti. Difatti i primi non possono portare in detrazione l’Iva a essi addebitata per i beni e i servizi acquistati o importati nell’esercizio della loro attività che è esente in base a quanto indicato nell’articolo 13 della citata direttiva. Per tale motivo essi scaricano il costo di questa Iva indeducibile sui loro clienti e questo costo, trasferito a cascata, non fa che rendere più gravose, dal punto di vista economico, le successive transazioni. L’Iva non dovrebbe generare ostacoli non necessari al raggiungimento di un mercato aperto, efficiente e competitivo sul piano internazionale soprattutto in vista della crescente globalizzazione delle attività economiche.

L'Iva nel settore finanziario e gli obiettivi
Pertanto tale imposta dovrebbe essere applicata in modo da garantire l’assenza di distorsioni economiche che, attualmente, risultano essere molto frequenti se soltanto si guarda all’elevato numero di cause proposte alla corte di Giustizia delle Comunità europee. L’applicazione dell’imposta nel settore finanziario, secondo criteri moderni, dovrebbe puntare ai seguenti obiettivi: evitare che i destinatari delle prestazioni dei servizi finanziari siano gravati da una imposta “nascosta”; assicurare la certezza nella percezione del gettito agli Stati membri; ridurre i carichi amministrativi per gli operatori del settore; migliorare la definizione di “servizi esenti”; creare una maggior sicurezza legale per gli Stati membri e gli operatori economici in modo da tener il passo in modo adeguato allo sviluppo crescente registrato nel settore creditizio e assicurativo; rimuovere le distorsioni attuali e potenziali tra i fornitori dei servizi finanziari in area Ue ed extra-Ue.


Il documento di consultazione

Queste proposte sono state inserite dalla Commissione europea in un documento di consultazione finalizzato alla riforma strutturale del settore. Tale documento è aperto a ulteriori suggerimenti che la Commissione auspica di ricevere dalle categorie maggiormente rappresentative degli organismi operanti nei settori interessati.
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